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Minala racconta la sua storia: “Sono nato nel 1996 e ho 18 anni”

Il centrocampista camerunense della Lazio si confessa in tv: dal falso provino col Milan alla Lazio, con gli Allievi della Vigor Perconti a far da trampolino di lancio dopo la delusione e il timore di essere rimpatriato.
A cura di Maurizio De Santis
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"Mi chiamo Joseph Marie Minala. Sono originario del Camerum e sono nato il 24 agosto del 1996. Controllate pure, c'è scritto tutto sulla carta d'identità". Diciotto anni, non 42 come trapelato nelle scorse settimane. Il centrocampista della Lazio Primavera, il più chiacchierato d'Italia per i dubbi sollevati sulla reale età anagrafica, si confessa ai microfoni di Sky Sport 24 e racconta a Gianluca Di Marzio la sua esperienza nonostante il tam tam del Web e l'ondata di notorietà che lo ha travolto suo malgrado. Foto, battute, il tormentone su ‘quanti anni ha Minala' che ne dimostra più di un giovane maggiorenne. "Non voglio dire che gli africani sono tutti così. Noi, comunque, dimostriamo un’età più avanzata rispetto a quella che abbiamo". E' alto 184 cm, nel cuore della mediana agisce da centrale e sa che ‘ci vuole un fisico bestiale per resistere agli urti' degli avversari. Calciatore di lotta e di governo: non è solo un distruttore di gioco e un ruba-palloni, sa impostare l'azione e fa gol pesanti. Con le sue reti (doppietta nel 3-1 dell'andata, a segno anche nel 4-2 scaturito dal match di ritorno al Franchi) contro la Fiorentina ha contribuito alla conquista della Coppa Italia Primavera dei biancocelesti. Diciotto presenze in stagione, 11 reti e la soddisfazione di aver esordito in Serie A in occasione della gara giocata contro la Sampdoria.

Il falso provino. Un osservatore in giro a caccia di talenti gli aveva promesso un provino col Milan. Quasi stentava a crederci, Minala era a un passo dal sogno. Quando aprì gli occhi si ritrovò sedotto e abbandonato alla Stazione Termini. "Avevamo appuntamento lì, poi non ho avuto più notizie di lui. Quella persona mi dette un telefonino che non ho mai usato. Non c'era il Milan, non c'era alcun provino da sostenere. Raccontai tutto alla Polizia, temevo che mi rispedissero a casa. Invece, dopo essere stato visitato, sono andato in comunità. La mia carriera qui, in Italia, è cominciata così". Tutto parte dagli Allievi Elite della Vigor Perconti (scuola calcio del Lazio): Inter, Roma, Napoli lo notano: con gli azzurri resta anche in prova per un paio di mesi ma da parte sua è forte il desiderio di restare nella Capitale. Con la maglia della Lazio ha trovato la sua strada. Ed è tutto vero. Sognare a occhi aperti si può.

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