Milan, Zamparini si scaglia contro Ambrosini e Galliani
Non si sono ancora placate le polemiche dopo Milan – Palermo dell'altro ieri. I siciliani sono infuriati con l'arbitro, il quale sarebbe reo di avere dato ai rossoneri un rigore inesistente e di avere negato due penalty a loro. Il numero uno del Palermo, Zamparini, vuole vendere. Dice di non poterne più dei "poteri forti" e di volere cambiare anche paese.
Zamparini, alla radio, si è scagliato contro Ambrosini: "Contro il Milan è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ambrosini poi si deve solo vergognare: non si può esultare per un rigore che non c'è. E' un brutto messaggio per i giovani e comunque io mi vergognerei a vincere così".
Parole dure anche contro l'amministratore delegato rossonero: "La protesta di Galliani contro Braschi dopo Cesena fu un chiaro messaggio di potere: solo chi si adegua a questo sistema vince. Questo sport è afflitto da un male incurabile, perciò lascio tutto e sto pensando di andare a vivere in Austria, abbandonando il paese".
Se abbiamo capito bene il messaggio di Zamparini: il Palermo subisce torti a Milano e può lamentarsi in modo eclatante. Il Milan, se subisce torti in serie come a Cesena, deve tacere.