Milan rinviato a giudizio dall’Uefa, rischia l’esclusione dall’Europa League
E' durata poco per il Milan la soddisfazione per il conseguimento dell'ultimo obiettivo stagionale, ovvero la conquista dell'Europa League. Un risultato che potrebbe essere addirittura vanificato alla luce delle ultime notizie provenienti da Nyon: la Uefa non ha concesso il ‘settlement agreement‘ al Milan per il financial fair play, rinviando il club al giudizio della Camera Aggiudicatoria. Ecco allora che i provvedimenti disciplinari per la società rossonera sono dietro l'angolo, compresa quella pesantissima ma tutt'altro che campata in aria, di un'esclusione dalle competizioni Uefa.
Milan rinviato a giudizio dall'Uefa, negato il settlement agreement
Pessime notizie dunque per il Milan dal quartier generale dell'Uefa. I vertici del massimo organo calcistico continentale non ha concesso il ‘settlement agreement' al club del capoluogo milanese. In pratica i rossoneri avevano presentato una proposta di patteggiamento per cercare di soddisfare i requisiti economici del Fair Play Finanziario, cercando un accordo transattivo con l'Uefa, accettando anche determinate sanzioni, con la promessa di provvedimenti concreti per rientrare nei parametri. Un piano che però le istituzioni europee del calcio hanno negato, rinviando a giudizio il Milan.
La nota ufficiale dell'Uefa che boccia il Milan
L'Uefa ha ufficializzato la sua decisione attraverso un comunicato divulgato anche attraverso il suo sito ufficiale. Queste la nota dell'organo continentale: "La camera di investigazione dell’Organo di Controllo Finanziario per Club UEFA (CFCB) ha deciso di rinviare l’AC Milan alla camera giudicante del CFCB per la violazione delle norme del fair play finanziario, in particolare per la violazione della regola del pareggio di bilancio (break-even rule). Dopo un attento esame di tutta la documentazione e delle spiegazioni fornite dalla società, la camera di investigazione ritiene che le circostanze del caso non consentano la conclusione di un settlement agreement".
Perché l'Uefa ha rinviato a giudizio il Milan
Nella nota è stato chiarito anche il motivo della bocciatura del piano presentato dal club rossonero per il settlement agreement, non ha convinto i dirigenti europei. Confermato, quanto accaduto in occasione del precedente documento proposto da Milan, con il voluntary agreement: mancano per l'Uefa le garanzie sul rifinanziamento, e sulle tempistiche dello stesso, oltre alle incertezze su quello che è l'azionista principale ovvero Li. Queste le parole sull'argomento nel comunicato: "Nello specifico, la camera di investigazione è del parere che permangano ancora incertezze sul rifinanziamento del prestito e sul rimborso delle obbligazioni da effettuare entro ottobre 2018.La camera giudicante prenderà una decisione in merito a tempo debito".
Cosa rischia il Milan, anche l'esclusione dall'Europa League
A questo punto la possibilità di sanzioni pesantissime nei confronti del Milan è dietro l'angolo, anche perché nel bilancio triennale 2015-2018 si parla di circa 100 milioni di euro di passivo. Nel novero dei possibili provvedimenti si va dal tetto agli ingaggi (vincolato in percentuale al fatturato), al tetto alla quota di ammortamenti, alla riduzione della Lista Uefa per la prossima Europa League. Europa League che nella peggiore delle ipotesi potrebbe non essere disputata dal Milan. I vertici di Nyon infatti potrebbero sanzionare i rossoneri con l'esclusione dalle competizioni continentali.
Quando arriveranno le sanzioni per il Milan
Quando si conosceranno dunque le sanzioni disciplinari della Camera Aggiudicatoria nei confronti del Milan? Appuntamento a giugno: "Durante il mese di giugno, la camera di investigazione comunicherà eventuali altre decisioni in merito al monitoraggio delle società sotto indagine o che hanno concluso un settlement agreement". Atalanta e Fiorentina aspettano alla finestra: in caso di esclusione del Milan dall'Europa League, i nerazzurri sarebbero promossi nella fase a gironi e i viola partirebbero dalle qualificazioni.