Milan, obiettivo Champions. Poi Ibra e Donadoni

Nonostante un girone di ritorno più che soddisfacente e una squadra che sta continuando a crescere in maniera esponenziale, la storia d'amore tra Silvio Berlusconi e Sinisa Mihajlovic pare destinata ad interrompersi al termine della stagione. Il "diktat" presidenziale consegnato al tecnico serbo (vincere sempre, provare ad arrivare terzi e, forse, conquistare la riconferma) non ha convinto nessuno, tanto meno Mihajlovic che prima della partita contro il Napoli aveva messo le mani avanti: "Se tutti e due saremo contenti allora andremo avanti insieme, se uno dei due non lo sarà allora cambieremo". Come riportato da "Tuttosport", Berlusconi avrebbe però già deciso come procedere in caso di arrivo al terzo posto e conseguente qualificazione ai preliminari della prossima Champions League. E nei piani del presidente, non figurerebbe l'attuale allenatore milanista.
I grandi ritorni – In attesa di capire se (e quando) entrerà in società anche Mr. Bee (o chi per lui), il numero uno rossonero avrebbe infatti già disegnato il nuovo Milan 2016/2017. Una squadra che potrebbe anche avvalersi della grinta, del furto del gol e dell'esperienza di Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese, al suo ultimo anno di contratto con il Paris Saint-Germain, è il chiodo fisso della dirigenza di via Aldo Rossi, che farebbe di tutto per riportarlo a San Siro e consegnargli maglia e fascia da capitano. Un altro possibile ritorno, secondo il quotidiano torinese, potrebbe avvenire proprio sulla panchina. Le quotazioni di Roberto Donadoni, infatti, sono in deciso rialzo. Nonostante un carattere poco compatibile con Berlusconi, il tecnico di Cisano Bergamasco rimane in pole position in caso di addio a Mihajlovic. Dietro l'attuale allenatore del Bologna, pare resistere solo Unai Emery dato che Antonio Conte (grande sogno di Adriano Galliani) è molto vicino a sedersi sulla panchina del Chelsea.