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Mihajlovic: “Addio al Milan a fine stagione? Spero di trovare un’altra squadra…”

Il tecnico alla vigilia della sfida con il Napoli ne approfitta anche per parlare del suo futuro in rossonero.
A cura di Marco Beltrami
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Non è stato facile per Sinisa Mihajlovic tenere alta la concentrazione in casa Milan alla vigilia del delicato posticipo di lunedì contro il Napoli. I festeggiamenti per il trentennale della presidenza di Berlusconi hanno rischiato di distrarre i rossoneri, anche se il tecnico serbo è riuscito nel suo intento: “Non sono state due giornate belle per preparare partite così importanti, c'era un po' di casino. Ma abbiamo rimesso la testa sulla partita”.

Il mister del Milan è pronto a vivere le ultime gare stagionali come altrettante finali, nella speranza di centrare una qualificazione europea. Il patron Berlusconi ha chiesto 13 vittorie, che i rossoneri cercheranno di centrare anche se sarà tutt’altro che facile, a partire da lunedì. Miha comunque promette di dare tutto in campo rimandando i discorsi sul suo futuro a fine stagione: “Vincere tutte le partite? Piacerebbe anche a noi, ma purtroppo non possiamo prometterlo. Noi possiamo promettere di entrare sempre in campo per vincere. Il mio futuro? A fine anno se saremo tutti e due contenti di continuare lo faremo. Se dovessi andare via spero di trovare un'altra squadra eventualmente, non mi piacerebbe restare a casa a non lavorare, anche mia moglie non sarebbe felice. Fino a poco fa si parlava di ultima spiaggia, poi l'abbiamo superata e ora si parla dell'anno prossimo. A me piace comunque lavorare sotto pressione, non è un problema".

Adesso però l’imperativo è pensare al presente, cercando di ricordare anche la pesante batosta rimediata all’andata. Quello che scenderà in campo al San Paolo però è un Milan molto diverso, e protagonista di un buon momento di forma: “Dopo la gara di andata, abbiamo cambiato modulo e nelle ultime 18 partite siamo terzi dietro Napoli e Juve. Ora la continuità c'è, abbiamo perso punti all'inizio. La gara di domani è importante, questo deve essere il girone delle rivincite. Loro possono risorpassare ancora la Juve, saranno arrabbiati e faranno di tutto per vincere, ma noi andiamo a Napoli senza paura. Se giochiamo come sappiamo possiamo metterli in difficoltà, in questo momento Sarri non credo sia così felice di incontrarci”.

L’ex Samp si aspetta comunque risposte importanti dai suoi, a partire da Balotelli che contro il Genoa fu oggetto della sfuriata del mister: “Luiz Adriano ha un piccolo stiramento. Balotelli? Le parole di domenica sono servite, si sono allenati tutti benissimo. L’atteggiamento deve essere giusto, anche quando si giocano pochi minuti. Zaza è entrato a pochi minuti dalla fine contro il Napoli e ha segnato il gol della vittoria. Tutte le cose su Balotelli sono amplificate, talvolta è stato messo in mezzo anche se non c'entrava nulla. Io credo che queste cose debbano dargli la rabbia giusta per cambiare le cose. Lui deve cambiare l'atteggiamento, indipendentemente da quanto gioca deve dare sempre il massimo".

In conclusione una battuta sul caso Totti e sulla rottura clamorosa con Spalletti: “Ho grande rispetto per Francesco e Spalletti,  a Roma quando tocchi Totti è un casino. Magari serviva più chiarezza da entrambi le parti fin dall'inizio, mi dispiace per Francesco, ma credo che anche Spalletti abbia le sue ragioni. E' difficile capire quando bisogna smettere, io ho giocato fino a 37 anni. Io credo che un giocatore debba smettere quando è all'apice della carriera, questo non vale solo per Totti ma in generale”.

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