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Milan, Mihajlovic pensa a Locatelli: altro baby fenomeno rossonero

Il triangolare di Bari ha messo in luce le qualità del centrocampista 17enne della Primavera di Cristian Brocchi. Il tecnico serbo, nel dopo gara, ha fatto intendere che anche lui potrebbe scendere in campo a breve con i grandi.
A cura di Alberto Pucci
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Sinisa Mihajlovic ha già vinto. Nonostante un gioco che continua a latitare e una classifica al di sotto delle attese, il tecnico serbo ha già sorpassato i tre precedenti allenatori che si erano seduti sulla panca rossonera, trovando il coraggio di spingersi dove mai nessuno aveva osato fare. Durante la sua gestione, Allegri si limitò a far esordire De Sciglio. Seedorf e Inzaghi, invece, gestirono la rosa dando pochissimo spazio ai baby talenti della Primavera. Con l'avvento dell'ex allenatore della Sampdoria, invece, tutto è cambiato a Milanello dove il serbo sembra aver preso alla lettera l'input di qualche mese fa del suo presidente: "Voglio una squadra giovane e italiana". L'imposizione di "Gigio" Donnarumma è stato il primo tassello del progetto Mihajlovic. Un progetto che comprende anche i vari Calabria, Romagnoli, Niang, Rodrigo Ely, Josè Mauri e il nuovo "arrivato" Manuel Locatelli.

Gli applausi di Mihajlovic – Il diciassettenne centrocampista della Primavera del Milan, ha impressionato durante il triangolare giocato a Bari. Insieme all'attaccante Cutrone (vicino al gol in una delle due gare), il ragazzo cresciuto calcisticamente nell'Atalanta ha colpito il tecnico rossonero che, nel post gara, si è sbilanciato facendo il suo nome: "Hanno fatto tutti bene, ma se devo dire un nome dico Locatelli – ha dichiarato Miha – E' un ragazzo promettente, ha i tempi giusti e gioca semplice. È bravo ma deve migliorare un po'. Magari alla prima partita era un po' emozionato, ma si vede che ha qualità. In futuro potrebbe servirci". Musica per le orecchie dell'ex compagno di Donnarumma e protagonista dello scorso Europeo Under 17, dove i milanisti in azzurro erano addirittura 6 su 18. Dopo aver "costretto" Cristante ad emigrare in Portogallo, nel nome dei due ghanesi Muntari ed Essien, il Milan pare ora aver dato carta bianca al suo allenatore che, come ha già dimostrato, ha tutto il coraggio e il carisma per far sedere in panchina giocatori esperti e navigati e gettare nella mischia i ragazzini migliori della "cantera" rossonera.

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