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Milan, Kakà: “La sconfitta di Istanbul? Che shock perdere con quella difesa”

Il trequartista brasiliano dell’Orlando City a distanza di anni non riesce a capacitarsi della sconfitta del suo Milan contro il Liverpool nella finale di Champions 2004/2005.
A cura di Marco Beltrami
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Ricardo Kakà non riesce a dimenticare l’Europa. Il trequartista brasiliano, stella dell’Orlando City, pensa sempre alla sua carriera che ha avuto il suo picco durante gli anni del Milan e del Real. In una recente intervista, il classe 1982  aveva svelato la sua nostalgia per la Champions League, considerata la competizione calcistica per antonomasia dall’ex Pallone d’Oro. Parole ribadite ai microfoni dell’emittente Radio Cope per il brasiliano che però dimostra di essere soddisfatto del suo percorso professionale, anche se sarebbe bello tornare indietro: “Quale Kakà scelgo tra quello del Pallone d’Oro al Milan, del Real oppure del Mondiale in Corea e Giappone? Scelgo questo, di oggi. Mi piacerebbe avere l’esperienza di adesso ma il fisico che avevo durante gli anni in rossonero”.

E a proposito di rossonero, inevitabile una battuta anche su una delle delusioni più grandi della sua carriera, ovvero la finale di Champions 2004/2005 quando il suo Milan perse ai rigori contro il Liverpool dopo aver gettato alle ortiche un vantaggio di 3 reti. Kakà non riesce ancora a capacitarsi di quel ko: “Io lì ho imparato che vincere e perdere nel calcio è un fattore molto lontano dal nostro controllo. Avevamo la miglior difesa del mondo: Cafu, Stam, Nesta, Maldini con Dida in porta. Non potevamo prenderne tre in sei minuti. Una cosa impensabile, fu incredibile. In Champions è davvero tutto possibile”.

La sua avventura al Real Madrid nonostante i titoli non si è rivelata particolarmente fortunata. Tanti gli infortuni che hanno condizionato la sua esperienza in merengues e forse le aspettative per un calciatore che a Milano aveva scritto indelebili pagine di calcio. A distanza di anni Kakà ai microfoni della radio madrilena ha rivelato un retroscena relativo al suo approdo al Real: "Dopo il Mondiale in Corea e Giappone giocai una partita al Bernabeu per festeggiare il centenario del Real: io vestivo la maglia della selezione mondiale. Ricordo solo che il Real chiese semplici informazioni su di me. Niente di ufficiale. Dopo sei mesi sono andato al Milan”.

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