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Milan, toto allenatore: Giampaolo, Rudi Garcia e Pellegrini per il dopo Brocchi

Nemmeno la finale di Coppa Italia salverà l’ex allenatore della Primavera: risultati troppo negativi, autostima e motivazioni ridotte a zero e una squadra senza punti di riferimento. L’attuale tecnico dell’Empoli è in cima alla lista dei papabili ma prima bisogna finire di pagare Seedorf e Inzaghi, ancora a libro paga.
A cura di Alessio Pediglieri
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Cristian Brocchi è già sull'orlo del baratro. L'ex tecnico della Primavera catapultato in prima squadra per risollevare le sorti di una squadra al disarmo con la gestione Mihajlovic che è stata bruscamente interrotta alla ricerca di un cambio di trend che, però, non è arrivato. Le prestazioni rossonere sono state tanto negative da non arrivare nemmeno alla qualificazione per i preliminari di Europa League. L'unica speranza è quella di conquistare la Coppa Italia, nella proibitiva finale di Roma contro la Juventus. Intanto, però, con la società che dovrebbe passare in mano ad imprenditori cinesi, si studiano anche le mosse di mercato e chi dovrà organizzare il nuovo progetto tecnico.

Quattro tecnici a libro paga

Tanti i nomi, pochi quelli credibili, al momento. Perché il Milan non ha soldi: sotto contratto oltre all'attuale Brocchi che percepisce lo stipendio che aveva in Primavera, ci sono ancora Clarence Seedorf, Filippo Inzaghi e Sinisa Mihajlovic: una batteria di tecnici che non permette al Milan di investire ulteriori soldi su nuovi allenatori se non con ingaggi morigerati. Che ne condizionano le scelte. Dopo il 30 giugno, gli stipendi dell'olandese e di Superpippo si fermeranno e sarà quella la data da cui ripartire, prima no.

Brocchi al capolinea

Anche se vincerà la Coppa Italia, Brocchi difficilmente continuerà ad essere l'allenatore del Milan. Pessimo l'approccio con la squadra che non l'ha seguito in nulla, palesando una difficoltà reale nel confrontarsi con giocatori di una certa caratura tecnica e di personalità. Contro la Juventus, a Roma, il Milan non solo dovrebbe vincere ma soprattutto convincere. E ad oggi è assolutamente impensabile che da qui a tre giorni qualcosa possa cambiare in positivo. Il clima è dimesso, il morale basso, l'autostima e gli stimoli ai minimi storici.

Giampaolo in cima alla lista

Radiomercato, non a caso, ha già un sostituto in linea di massima, si tratta di Giampaolo attuale tecnico dell'Empoli che ha disputato un campionato più che dignitoso, sia dal punto di vista dei punti (una salvezza più che meritata ed in anticipo) che – soprattutto – dal punto di vista della struttura del gioco. L'Empoli non ha subito l'effetto boomerang dell'addio di Sarri, anzi. Proprio grazie alla gestione di Giampaolo i toscani hanno saputo mantenersi su livelli buoni confermando il buon lavoro del tecnico.

Le alternative, da Rudi Garcia a Pellegrini

Un nome che ovviamente non fa stropicciare gli occhi ai tifosi rossoneri. Giampaolo è una soluzione di basso profilo che non si discosterebbe sui precedenti, da Seedorf a Brocchi, non certo un allenatore che richiama le folle. E così dietro le quinte ma molto più defilati ci sarebbero altri nomi in lista, come le'x giallorosso Rudi Garcia o l'allenatore uscente dal City, Manuel Pellegrini. Che però non si accontenterebbero di un ingaggio di seconda fascia.

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