Milan, il club riflette su Gattuso e Higuain: il futuro di entrambi è a rischio
Inaspettata, dolorosa e beffarda. L'eliminazione del Milan dall'Europa League, arrivata contro una squadra modesta, con tre risultati a disposizione e con alcune decisioni arbitrali discutibili, è l'argomento del giorno a Milanello e tra i tanti tifosi rossoneri: inviperiti non solo per la figuraccia rimediata in campo europeo ma anche per le parole di Leonardo al termine della partita con l'Olympiacos.
Nonostante le temperature rigide della stagione in corso, il clima intorno a Rino Gattuso si è dunque fatto nuovamente rovente. Il tecnico rossonero è infatti indicato tra i principali colpevoli di questa "debacle" europea. Per Gattuso saranno quindi fondamentali le prossime partite, e più in generale l'obiettivo finale del piazzamento in Champions League. Solo quel traguardo, potrebbe forse convincere l'attuale dirigenza: al momento più propensa a chiamare un tecnico più esperto (Conte?), in grado di riaprire davvero un ciclo vincente.
Perché Higuain potrebbe non essere riscattato
Il problema non è però solo di Gattuso. La notte di Atene rischia infatti di diventare decisiva anche per il futuro di Gonzalo Higuain. L'attaccante argentino, che è arrivato a Milano in prestito con diritto di riscatto (18 milioni già pagati, 36 da versare in estate), ha deluso nuovamente e fatto perdere la pazienza ai tifosi. Il suo rendimento è sceso molto al di sotto della aspettative, ed il suo comportamento nelle ultime settimane (nervoso, abulico e fuori dal contesto della squadra), ha così fatto nascere più di un dubbio sulla sua permanenza a Milano.
In attesa delle prossime mosse di mercato, comunque vincolate alla sentenza delle prossime ore dell'Uefa (si vocifera di una multa tra i 5 e i 7 milioni), la società sta facendo profonde riflessioni sull'atteggiamento, il rendimento e le condizioni fisiche del "Pipita": spesso in infermeria per problemi vari. Arrivato per portare esperienza, carisma e gol, Higuain è però attualmente l'ombra di se stesso. Dovesse continuare così, la percentuale di un suo addio a fine stagione salirebbe vertiginosamente.