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Milan, i tifosi protestano sui social: l’Uefa disattiva i commenti su Instagram

Il popolo rossonero non ha ovviamente gradito la decisione presa dai vertici del calcio europeo, che hanno rinviato a giudizio la società milanese dopo aver negato il Settlement Agreement. Per sfogare tutta la propria rabbia, i tifosi hanno così preso d’assalto l’account Instagram dell’Uefa con due hashtag dedicati: #respectforacmilan e #respect4foracmilan.
A cura di Alberto Pucci
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Amarezza, rabbia e tanta paura. Sono questi i sentimenti che animano il popolo del Milan, dopo la decisione presa dall'Uefa di bocciare il Settlement Agreement sul Fair Play Finanziario proposto dalla dirigenza rossonera e di rinviare a giudizio la società di Yonghong Li. In attesa del verdetto, che arriverà a metà giugno e che per il quale il Milan sta già cercando di organizzarsi anche dal punto di vista legale, i tifosi milanisti hanno riversato tutta la loro rabbia sui social.

Nelle ultime ore, oltre ai messaggi di protesta indirizzati anche alla proprietà cinese del club, i supporter del Diavolo si sono fatti sentire anche con la stessa Uefa: presa di mira attraverso il proprio profilo Instagram e colpevole, secondo i tifosi, di non aver tenuto in considerazione e rispettato la storia del club milanese. I tifosi hanno così preso d’assalto l’account ufficiale del massimo organismo calcistico europeo, riempiendolo di messaggi polemici supportati dagli hashtag #respectforacmilan e #respect4foracmilan.

La strategia del Milan

Un'iniziativa che ha costretto il reparto social dell'Uefa a disattivare la possibilità di lasciare commenti sotto ogni post. La decisione dei dirigenti di Nyon, è stata ovviamente discussa anche nel consiglio d'amministrazione andato in scena a "Casa Milan" nella giornata odierna. La strategia della dirigenza rossonera, avallata da un Marco Fassone profondamente dispiaciuto e amareggiato, è quella di prepararsi bene in attesa dell'ultimo incontro prima della sentenza.

Le novità più grandi, però, dovrebbero arrivare dal rifinanziamento del debito di Yonghong Li. Se il proprietario riuscirà a trovare una soluzione nei prossimi giorni, Fassone potrebbe ripresentarsi in Svizzera con una carta in più da giocare per cercare di convincere la camera giudicante dell’Uefa. L'amministratore delegato rossonero tornerà a Nyon il prossimo 7 giugno per incontrare la Uefa prima della decisione finale. Se dovesse servire (ma i tifosi si augurano di no) il Milan potrebbe ricorrere con urgenza in appello, grazie al Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna.

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