Milan, i cinesi studiano Gattuso. E lui dice: “Ma non vi fate film”
E' colpa di Higuain. Ma anche di Immobile, Duvan Zapata, Dzeko e Icardi. Le cinque sconfitte rossonere, dopo sole undici giornate di campionato, pesano come un macigno sulle spalle di Montella e sulla dirigenza milanista: ora anche lei presa di mira dalla critica per aver speso male i soldi in fase di mercato. La novità paradossale in casa Milan è proprio questa: la polemica mossa dalla parte più incoerente della tifoseria, quella stessa "fazione" che festeggiava a champagne ogni qualvolta Fassone passava alle cose formali.
La bufera in casa Milan
Sui social network, in questo momento, c'è il tutti contro tutti. Tutti contro i giocatori, tutti contro la dirigenza e soprattutto tutti contro Montella. Al di là delle chiacchiere da bar, rimane indiscutibile la fragilità della panchina dell'aeroplanino: mai decollato da Milanello e fermo sulla pista con il motore in panne. Le prossime due partite, contro Aek Atene e Sassuolo, saranno dunque l'ennesima "deadline" per il mister campano. Oltre non si andrà, anche perché potrebbe tornare utile (al nuovo allenatore) la pausa per le nazionali.
Al San Paolo con Gattuso in panchina?
Se dovessero quindi arrivare altre due brutte figure, a guidare i rossoneri al San Paolo il prossimo 18 novembre potrebbe esserci un altro allenatore. Già, ma chi potrebbe prendere il posto di Montella? Chi accetterebbe di prendersi la patata bollente e di farsi da parte a fine campionato per far posto ad un nuovo tecnico (presumibilmente Conte)? L'unica risposta alle due domande porta il nome di Rino Gattuso.
La dirigenza valuta il lavoro di "Ringhio"
Tornato alla base grazie alla chiamata di Fassone e Mirabelli, l'allenatore della Primavera sta facendo bene con i ragazzi rossoneri. Una crescita che, nelle ultime ore, è stata valutata anche dalla dirigenza. Il ds Mirabelli, insieme ad Han Li e al figlio di Yonghong Li, ha infatti partecipato alla recente vittoria dei ragazzi rossoneri contro la Sampdoria e si è intrattenuto con Gattuso al termine della partita.
La bandiera alla quale aggrapparsi
"Non vi fate nessun film – ha dichiarato Gattuso – non abbiamo parlato di nient'altro, ma solo di Primavera". L'ex idolo della curva Sud, rimane però l'unica carta (disperata) da giocare. L'affetto per i colori rossoneri e l'ambizione di guidare la prima squadra, potrebbero infatti essere determinanti nell'eventuale scelta dell'ex centrocampista. Dopo Seedorf, Inzaghi e Brocchi, Gattuso sarebbe l'ennesima bandiera alla quale aggrapparsi in questo momento di forte tempesta. Un rischio che il Milan, a questo punto, sta valutando seriamente.