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Milan, Gattuso: “Ibrahimovic un leader, ma ora è aria fritta. Chievo? Dobbiamo vincere”

Gennaro Gattuso non vuole passi falsi contro il Chievo Verona dopo le vittorie contro Olympiacos e Sassuolo. Sono stati tanti i temi toccati dall’allenatore del Milan nella conferenza stampa di presentazione della sfida contro i clivensi e non poteva mancare il riferimento alla suggestione Ibrahimovic per il prossimo mercato invernale.
A cura di Vito Lamorte
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Col Chievo l'unico nostro obiettivo è quello di vincere. Lo so che vi aspettavate dicessi di non prendere gol, ma se lo dico porto sfortuna. Domani sarà una partita difficilissima, loro sono molto bravi sui calci piazzati, ci sarà da combattere.

Gennaro Gattuso non vuole far calare la concentrazione al suo Milan e chiede ai suoi calciatori molta attenzione perché la gara con il Chievo Verona di domani sarà molto difficile. I rossoneri sono reduci dal 3-1 in rimonta sull'Olympiacos di giovedì in Europa League e dalla vittoria in casa del Sassuolo con un convincente 4-1. L'avversario che domani arriverà a San Siro ha collezionato tre sconfitte consecutive senza fare mai goal. Durante la conferenza stampa non poteva mancare un riferimento all'intrigante storia di mercato che riguarda il ritorno di Zlatan Ibrahimovic a Milanello a gennaio:

Vi ho già detto che di questo dovete parlare con la società e con Leonardo. Se ti devo parlare del giocatore delle emozioni che ci ha dato posso solo dirti che è un fenomeno con una personalità devastante, non facile da gestire. Bisogna essere forti per relazionarsi con lui, perché a volte può anche affossare qualche compagno con la sua personalità. E' uno che vuole sempre vincere, che pretende tantissimo dai suoi compagni e non sempre è un valore aggiunto. In ogni caso per me al momento è solo aria fritta.

Su Cutrone: Non mi diverto a metterlo in panca

Gattuso si è soffermato sul fatto che Cutrone non giocherà titolare nemmeno domani visto che è l'attaccante con la migliore media reti dei rossoneri:

Non mi diverto a mettere in panchina Cutrone, ero disperato quando era infortunato. E' uno che cambia le partite con l'entusiasmo, con il dinamismo, è un giocatore molto importante. Sembra che sono fissato per il 4-3-3, tante volte sbaglio, contro l'Olympiacos ho visto che avevamo bisogno dei due attaccanti. Deve essere orgoglioso della chiamata, è qualcosa di importante, deve essere una gioia incredibile. Non sta bene, gli fa male la caviglia, si deve presentare poi deciderà la Nazionale. Sono orgoglio che sia stato chiamato.

Riferimento importante all'importanza di Higuain e Reina nello spogliatoio e su come affrontano il lavoro giorno dopo giorno: "Sono figure importanti, sono figure che esprimano qualità e professionalità. Sono un valore aggiunto. Quando vedi personaggi così bisogna fare copia/incolla, è quello che succedeva in passato a Milanello".

Su Calhanoglu: Deve cercare la precisione. È fortissimo

Infine il tecnico rossonero riserva due parole su Hakan Calhanoglu che giovedì ha ripreso giovedì durante e dopo la sfida con l'Olympiacos:

Calhanoglu deve andare alla ricerca della precisione, il suo problema ora non è la condizione fisica. Quando l'altro giorno ho detto che non deve pensare volevo dire che di deve liberare mentalmente, pensa troppo e questo lo frena. Lui è uno fortissimo, ha un calcio che spacca le porte e ha almeno dieci gol nei piedi. Ora deve solo stare tranquillo, perché per noi è un giocatore fondamentale. Ha avuto dei problemi familiari che sono passati anche grazie alla vicinanza della squadra.

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