Milan, Galliani e il suo futuro: no alla Lega Calcio, sì al Genoa

Ancora poche settimane d'attesa e, negli uffici rossoneri di via Aldo Rossi, andrà in scena una mezza rivoluzione. Secondo Marco Fassone, scelto dai nuovi proprietari come nuovo amministratore delegato del Milan, è praticamente inevitabile un "restyling" dell'organigramma milanista. Tra coloro che dovrebbero lasciare il club milanese, ci sarebbe anche Adriano Galliani. Lo storico dirigente e braccio destro del presidente Silvio Berlusconi, potrebbe dunque lasciare il suo incarico con l'arrivo della fine dell'anno e scrivere la parola fine sulla sua trentennale collaborazione (tra alti e bassi) con il Diavolo, come ha confermato lo stesso Galliani nel giorno della presentazione alla stampa di Vincenzo Montella. C'è dunque molta curiosità tra i tifosi e gli addetti ai lavori, su quale sarà la prossima destinazione del 72enne dirigente brianzolo.
L'ipotesi Genoa
Come riportato dal "Corriere della Sera", sarà praticamente impossibile vedere Galliani a capo della Lega Calcio al posto dell'attuale presidente Maurizio Beretta. Molti dirigenti di Serie A, infatti, avrebbero posto il veto sul suo ritorno negli uffici milanesi di via Rosellini, dove l'attuale ad rossonero aveva ricoperto il ruolo di presidente dal 2002 al 2006, prima delle sue dimissioni arrivate in seguito al deferimento della società rossonera da parte del procuratore Palazzi dopo lo scandalo di "Calciopoli". Secondo il quotidiano milanese, Adriano Galliani potrebbe invece seguire l'amico Enrico Preziosi al Genoa e diventare il suo personale "assistente". Nonostante le smentite del presidente rossoblu ("Figuriamoci se Galliani dopo trent'anni di Milan viene a fare il mio braccio destro") e la più che prevedibile ira del popolo del Grifone, l'ipotesi di una partnership tra i due dirigenti amici rimane invece un'opzione verosimile.