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Milan, svolta cinese: l’ex Inter Fassone sarà il nuovo a.d. e direttore generale

Dopo il preliminare dell’affare che complessivamente costerà alla cordata orientale più di un miliardo di euro, filtrano le prime indiscrezioni sul nuovo organigramma rossonero. Con l’arrivo dell’ex dirigente nerazzurro, il ruolo di Galliani è più che mai in discussione.
A cura di Alberto Pucci
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Il Milan di Silvio Berlusconi non c'è più. Come era già stato annunciato dallo stesso presidente rossonero, il club milanista è infatti passato in mano ai nuovi proprietari cinesi che, dopo il preliminare, avranno tempo fino a fine anno per il "closing" finale di una trattativa dal valore complessivo di più di un miliardo di euro. Ai 750 milioni che verranno versati per l'acquisto della maggioranza del club, vanno infatti aggiunti anche i 350 mln che i nuovi proprietari del club di via Aldo Rossi si sono impegnati formalmente a investire per rifare grande il "povero" Diavolo. Una svolta epocale per i tifosi del Milan che, da oggi, dovranno familiarizzare non solo con i nomi dei nuovi azionisti di maggioranza cinesi (Han Li e Yonghong Li), ma anche con quello di un vecchio "nemico" sportivo: quello di Marco Fassone.

Il futuro di Adriano Galliani

Secondo le ultime indiscrezioni, l'ex dirigente di Juventus, Napoli e Inter sarebbe in pole position per ricoprire il duplice ruolo di amministratore delegato e di direttore generale: mansioni che Fassone assumerà entro dicembre a "closing" ultimato. In attesa di digerire questa notizia inattesa, il popolo rossonero guarda soprattutto alle urgenze di mercato. Incassati i 15 milioni di "caparra" dopo la firma del preliminare, il Milan avrà a disposizione altri 85 mln entro i primi giorni di settembre. La speranza dei tifosi è che questa somma, necessaria per rinforzare adeguatamente la squadra di Vincenzo Montella, possa essere invece bonificata e utilizzata prima della chiusura delle trattative estive, dando la possibilità ad Adriano Galliani di piazzare i suoi ultimi personali colpi di mercato. C0n il probabile arrivo di Marco Fassone, infatti, anche lo storico amministratore delegato milanista (insieme a Barbara Berlusconi) potrebbe lasciare il suo incarico. Se sarà un addio definitivo, lo scopriremo nei prossimi giorni.

Il rammarico di Berlusconi

Dopo aver accolto a Villa Certosa i rappresentanti della cordata cinese e provato dalla recente operazione al cuore e dall'estenuante trattativa, Silvio Berlusconi ha voluto rilasciare alcune dichiarazioni all'agenzia di stampa Agi: "La cessione è stata una scelta dolorosa ma necessaria – ha detto il Cavaliere – Ho rinunciato a una parte del valore purché ci fosse l'impegno a investire. Impossibile stare dietro a certe cifre nel mercato mondiale". Nonostante la cessione, e come già segnalato nelle scorse settimane, Silvio Berlusconi dovrebbe rimanere nella società con l'incarico di presidente onorario.

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