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Milan, Fassone e la caccia alla “talpa”: fece pedinare 4 giornalisti

L’ex amministratore delegato Marco Fassone, convinto della presenza di una “talpa” all’interno del club durante la sua esperienza in rossonero, sempre pronta ad offrire informazioni top secret ai giornalisti sui piani economici di Yonghong Li, si affidò ad una agenzia investigativa. Pedinati 4 cronisti.
A cura di Marco Beltrami
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Una vera e propria spy-story in casa Milan. Protagonista l'ormai ex amministratore delegato Marco Fassone, convinto della presenza di una "talpa" all'interno del club durante la sua esperienza in rossonero, sempre pronta ad offrire informazioni top secret ai giornalisti. Il tutto si riferisce al passato, e in particolare allo scorso gennaio, quando l'ex dirigente cercò di capire da dove filtrassero le notizie sulla situazione finanziaria della gestione targata Yonghong Li, rivelatasi poi fallimentare. A tal proposito Fassone avrebbe fatto spiare 4 giornalisti della carta stampata.

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Fassone e la fuga di notizie sul Milan

Non tirava una bella aria in casa Milan a gennaio. La società rossonera era finita nell'occhio del ciclone, con i dubbi sulla credibilità di Yonghong Li, all'epoca proprietario del club e sulle sue risorse economiche. A gennaio, emergono indiscrezioni sulla volontà dell'uomo d'affari cinese di trovare finanziatori per il suo progetto, anche attraverso prestiti o eventuali nuovi soci per il club rossonero. Un progetto naufragato, alla luce di un piano economico fallimentare, che ha portato poi all'ingresso della nuova proprietà Elliot e alla rivoluzione ai vertici societari

Marco Fassone e la caccia alla talpa a Milanello, pedinati 4 giornalisti

A pagarne le spese anche l'ormai ex amministratore delegato Marco Fassone. Quest'ultimo, secondo quanto riportato da Repubblica, era fortemente intenzionato a capire dove i giornalisti prendessero le notizie sulla situazione economica del Milan e su Yonghong Li. A tal proposito si rivolse ad una società investigativa di nome Carpinvest srl per cercare di arrivare alla presunta "talpa" interna al club, e sempre pronta a passare notizie riservate ai cronisti. Ecco allora che 4 giornalisti sarebbero stati addirittura pedinati: Enrico Currò e Luca Pagni di Repubblica, Carlo Festa de Il Sole 24 ore e Tobia Di Stefano di Libero. 

Messi sotto controllo numerosi dipendenti del Milan

La nuova proprietà targata Elliot è venuta a conoscenza del tutto, pochi mesi fa quando è arrivata la lettera di sollecito di pagamento da parte della società investigativa. Per cercare di arrivare al nome della presunta talpa, sarebbero stati messi anche sotto controllo numerosi dipendenti del club, sospettati di aver rivelato dettagli ai giornalisti. Alla fine però le “ricerche” si sono riservate vane, con Fassone (che ha fatto causa al suo ex club) che non è riuscito dunque a trovare il “colpevole”.

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