Milan, esonero Mihajlovic: news sulla decisione
La chiusura di 2015 con la vittoria in rimonta sul campo del Frosinone sembrava aver allentato la tensione intorno a Sinisa Mihajlovic. E invece il suo Milan ha steccato la gara della svolta, la prima del 2016, quella che avrebbe dovuto consentire ai rossoneri di acquistare una continuità decisiva per tornare nel giro delle prime della classe. Lo 0-1 pesantissimo incassato dal Bologna in un San Siro tornato a fischiare pesantemente squadra e società, rischia di costare caro al tecnico serbo. Le battute al vetriolo del patron Berlusconi nelle scorse settimane rischiando di trasformarsi in una presa di posizione netta nei confronti di un Mihajlovic che vede la prospettiva di un esonero sempre più concreta.
La panchina dell’ex Samp, raffreddatasi dopo il successo in coppa contro la sua ex squadra e in quel di Frosinone, ora è tornata incandescente con l’ipotesi concreta che la prossima sfida in casa della Roma rappresenti una vera e propria ultima spiaggia. C’è grande delusione in casa Milan, con il presidente Berlusconi che con l’Ad Galliani sta analizzando telefonicamente la partita, valutando il futuro del mister come confermato da Sky. In particolare non sarebbero piaciuti i cambi operati da Mihajlovic che per ora non sarebbe a rischio esonero ma si giocherà il tutto per tutto contro i capitolini.
Al momento la gara dell’Olimpico rappresenta quella della verità per Mihajlovic, che oggi ha perso il confronto diretto con quel Donadoni, applaudito ripetutamente dai tifosi del Milan. Potrebbe essere l’ex Ct il nome giusto per guidare la squadra rossonera nella prossima stagione, quella in cui non si potrà più sbagliare. Il grande ex, a Bologna sta facendo un grandissimo lavoro confermando di essere un tecnico intelligente e preparato che inoltre a Milanello troverebbe un ambiente che conosce molto bene.
Questo però potrebbe accadere solo nella prossima stagione. Il Milan deve pensare soprattutto all’immediato e ai possibili sostituti in caso di un addio anticipato a Mihajlovic. I nomi sono quelli dei soliti noti: la pista più facile da percorrere è quella che porta al tandem Brocchi-Tassotti. Una soluzione interna che sarebbe ottimale per concludere la stagione e poi riprogrammare nella prossima estate. Le suggestive alternative sono quelle che portano a Lippi o Spalletti, oppure a Francesco Guidolin con il quale ci sarebbero stati dei contatti già nelle scorse settimane.
L'allenatore del Milan ai microfoni di Mediaset ha ribadito il suo solito piglio dimostrandosi pronto a non mollare: "Io non mollo mai e cacciare i giocatori non si può. I ragazzi nonostante il ko hanno fatto la loro partita. Quando non la sblocchi rischi di perdere ed è successo. Non mi fascio la testa prima di rompermela, il lupo non perde comunque il sonno. Per 4-5 mesi abbiamo avuto solo Bacca e Luiz Adriano a disposizione come attaccanti, poi abbiamo fuori Menez dall'inizio e Balotelli ha fatto 2 partite. E' gente di qualità che può fare la differenza, con tutti arruolabili il livello della squadra salirebbe. Davanti siamo pochi e proviamo a tirar fuori il massimo. Dobbiamo pensare alla prossima partita, dispiace a tutti, i giocatori sono i primi. Ma non puoi lasciare le partite in bilico, certe occasioni vanno sfruttate. Non ho parlato con Galliani, ci sarà l'occasione stasera o domani per farlo".
In conclusione una battuta sugli obiettivi stagionali dei rossoneri: "Questa squadra ha certezze. Prima del Bologna nelle ultime 12 partite ne abbiamo vinte 7, persa una a Torino con la Juve e pareggiate 4. Dobbiamo lottare per la Champions e provare a vincere la Coppa Italia, di mercato poi ne parliamo con la società"
