Milan, derby stregato in “trasferta”: in dieci anni, solo un successo contro i cugini nerazzurri

Il lungo romanzo del derby di Milano, che negli anni ha scritto pagine memorabili e indimenticabili, torna con un nuovo suggestivo capitolo: quello del duello tra i due amici Roberto Mancini e Sinisa Mihajlovic. Proprio il tecnico che nessuno si sarebbe mai aspettato di vedere sulla panchina del Milan, avrà un compito particolarmente delicato: riportare la vittoria sulla sponda rossonera, dopo cinque lunghi anni di digiuno. Già, perché l'ultima vittoria milanista in "trasferta" risale ai tempi di Zlatan Ibrahimovic, in quella che poi sarebbe stata la stagione del tricolore di Massimiliano Allegri: l'ultimo, in ordine cronologico, conquistato dal club di via Aldo Rossi. Dalla notte del petardo tirato addosso a Dida, con Mancini spettatore in panchina di quell'indegno gesto che rovinò il secondo "euroderby" milanese della storia (aprile 2005), l'Inter ha sempre venduto cara la pelle di fronte al "Meazza" per tre quarti vestito di nerazzurro, centrando sette vittorie e lasciando le "briciole" di due pareggi ai cugini rossoneri.
La tripletta di Milito ed il tacco di Palacio – I due segni "X" sulla schedina risalgono alle ultime due stracittadine con l'Inter padrona di casa. Nel febbraio 2013, El Shaarawy mandò in visibilio i tifosi del Milan, segnando sotto la Curva Sud, prima del pareggio di Ezequiel Schelotto (che a Milano ha fatto ben poco, ma che la Nord ricorda con piacere proprio per il gol del pareggio). L'ultimo risultato di parità (che, in un derby, regala le stesse emozioni di quelle di un bacio dato ad una sorella), risale alla scorsa stagione quando Mancini e Inzaghi si divisero la posta dopo un poco emozionante 0-0. In tutti questi anni, le vittorie nerazzurre hanno sempre fatto rumore (e molto male alla sponda rossonera del Naviglio). Nelle ultime cinque stagioni, furono diversi i protagonisti nerazzurri. Nel 2012 fu Milito che, con una tripletta, rese vana la doppietta di Ibrahimovic regalando una vittoria rotonda (4-2), completata dal "siluro" di Maicon all'incrocio dei pali. Un anno dopo, invece, nel derby passato alla storia come il primo senza il tifo di entrambe le curve, fu il tacco di Palacio a spezzare il surreale silenzio di San Siro.