Milan, Berlusconi: “Contento del pareggio? Mi state prendendo in giro?”

Le vittorie contro Sassuolo e Chievo? Dimenticate. Quella contro la Lazio? Pure. Il Diavolo si è fermato sul più bello, proprio quando la classifica cominciava a farsi interessante e la zona europea sempre più vicina. Merito di un'Atalanta in versione "deluxe", ma soprattutto colpa di una partita incolore di Montolivo e compagni: incapaci di riproporre lo stesso gioco ammirato a Roma pochi giorni fa. Scivolare su una buccia di banana, prima della sosta per le nazionali, è sempre molto controproducente. Da oggi, fino al giorno di Juventus-Milan, l'argomento principale in casa rossonera sarà infatti la brutta prestazione offerta contro la Dea e non i dettagli (comunque) positivi che la squadra del tecnico serbo ha messo in mostra in quest'ultimo mese. Un pareggio che rischia di offuscare le tre vittorie consecutive e che, inevitabilmente, farà ricomparire critiche e discussioni…specialmente dopo le poche parole pronunciate al termine del match dal presidente Silvio Berlusconi.
Il numero uno di via Aldo Rossi, visibilmente contrariato dallo stop casalingo, si è prima fermato (come da sua consuetudine) nello spogliatoio avversario per i complimenti di rito. Dopo aver raccolto l'applauso dei ragazzi di Edy Reja (addirittura paragonati, a quanto pare, a quelli che vinsero tutto con il Milan di Sacchi), Silvio Berlusconi è stato avvicinato da qualche giornalista prima di scendere nel garage dello stadio: "Oggi è andata bene – ha risposto il presidente a chi gli chiedeva dello 0-0 contro l'Atalanta – Contento del pareggio? Mi state prendendo in giro?". Poche parole che, però, faranno certamente tornare d'attualità l'insofferenza dei vertici del club milanista verso un gioco che stenta a decollare, se non in qualche sporadica situazione. Proteggere l'ambiente dagli spifferi gelidi che arrivano da fuori e preparare al meglio il ritorno in campo contro i campioni d'Italia: questo il compito di Sinisa Mihajlovic. Un lavoro duro per il sergente Miha: tecnico ancora alla ricerca del gioco, ma capace di resistere agli urti presidenziali.