30 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Mihajlovic: “Non voglio allenare in Italia. Mancini? Bisogna dargli fiducia”

Il tecnico serbo, dopo la beffa dell’esonero di Lisbona, aspetta l’occasione giusta per tornare ad allenare: “Vorrei fare qualche altra esperienza in Europa e in Asia. In Italia magari ci tornerò tra 5-6 anni. Mancini? Bisogna dargli fiducia, l’importante è non retrocedere. Purtroppo in Italia c’è poca pazienza ma con in campo giocatori come Bernardeschi, Chiesa e Insigne tra due anni la nazionale potrà nuovamente dire la sua”.
A cura di Alberto Pucci
30 CONDIVISIONI
Immagine

Dopo aver passato un'estate a dir poco movimentata, Sinisa Mihajlovic aspetta la giusta occasione per sedersi nuovamente su una panchina. Reduce dalle esperienze con Milan e Torino, il quarantanovenne allenatore serbo ha però spiegato di non voler tornare (almeno per il momento) ad allenare una squadra italiana: "Il mio futuro? Ho rifiutato 2-3 offerte in Italia perché il mio desiderio è quello di andare all'estero – ha rivelato il tecnico in un'intervista rilasciata a Sky – Vorrei fare qualche altra esperienza in Europa e in Asia, di stare in Italia mi sono un po' stufato, magari ci tornerò tra 5-6 anni". Una scelta completamente diversa da quella del suo amico Roberto Mancini.

"Il Mancio sa meglio di tutti noi quello che deve fare – ha aggiunto Mijalovic – Contro l'Ucraina hanno fatto una bella gara, ma è vero che segnano poco, se giocano così potrebbero far bene con la Polonia. Bisogna dare fiducia all'Italia e a Mancini. L'importante è non retrocedere. Purtroppo in Italia c'è poca pazienza ma con in campo giocatori come Bernardeschi, Chiesa e Insigne tra due anni la nazionale potrà nuovamente dire la sua".

Immagine

Il derby di Sinisa

Alla ripresa del campionato ci sarà il derby tra Inter e Milan, due squadre che il serbo ha avuto la possibilità di conoscere da vicino: "È sempre una partita particolare e chi è favorito di solito perde, ma qui sono due squadre dello stesso livello. Spero che sarà una bella partita con lo stadio pieno. È un derby meno sentito di quello di Roma ma è sempre una bella cosa, faccio il tifo per tutti e due perché sono stato bene in entrambe le squadre, magari un pareggio".

In caso di segno "X", a godere saranno soprattutto le due squadre favorite per la lotta allo scudetto: "Fin quando c'è questa Juventus c'è però poca possibilità per tutte, le altre potranno prendersi soddisfazioni andando in Champions – ha concluso – Il Napoli dovrebbe arrivare subito dopo la Juve, poi le romane e le milanesi si giocano gli altri posti, io spero che ci sia la Lazio".

30 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views