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Mihajlovic: “Non voglio allenare in Italia. Mancini? Bisogna dargli fiducia”

Il tecnico serbo, dopo la beffa dell’esonero di Lisbona, aspetta l’occasione giusta per tornare ad allenare: “Vorrei fare qualche altra esperienza in Europa e in Asia. In Italia magari ci tornerò tra 5-6 anni. Mancini? Bisogna dargli fiducia, l’importante è non retrocedere. Purtroppo in Italia c’è poca pazienza ma con in campo giocatori come Bernardeschi, Chiesa e Insigne tra due anni la nazionale potrà nuovamente dire la sua”.
A cura di Alberto Pucci
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Dopo aver passato un'estate a dir poco movimentata, Sinisa Mihajlovic aspetta la giusta occasione per sedersi nuovamente su una panchina. Reduce dalle esperienze con Milan e Torino, il quarantanovenne allenatore serbo ha però spiegato di non voler tornare (almeno per il momento) ad allenare una squadra italiana: "Il mio futuro? Ho rifiutato 2-3 offerte in Italia perché il mio desiderio è quello di andare all'estero – ha rivelato il tecnico in un'intervista rilasciata a Sky – Vorrei fare qualche altra esperienza in Europa e in Asia, di stare in Italia mi sono un po' stufato, magari ci tornerò tra 5-6 anni". Una scelta completamente diversa da quella del suo amico Roberto Mancini.

"Il Mancio sa meglio di tutti noi quello che deve fare – ha aggiunto Mijalovic – Contro l'Ucraina hanno fatto una bella gara, ma è vero che segnano poco, se giocano così potrebbero far bene con la Polonia. Bisogna dare fiducia all'Italia e a Mancini. L'importante è non retrocedere. Purtroppo in Italia c'è poca pazienza ma con in campo giocatori come Bernardeschi, Chiesa e Insigne tra due anni la nazionale potrà nuovamente dire la sua".

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Il derby di Sinisa

Alla ripresa del campionato ci sarà il derby tra Inter e Milan, due squadre che il serbo ha avuto la possibilità di conoscere da vicino: "È sempre una partita particolare e chi è favorito di solito perde, ma qui sono due squadre dello stesso livello. Spero che sarà una bella partita con lo stadio pieno. È un derby meno sentito di quello di Roma ma è sempre una bella cosa, faccio il tifo per tutti e due perché sono stato bene in entrambe le squadre, magari un pareggio".

In caso di segno "X", a godere saranno soprattutto le due squadre favorite per la lotta allo scudetto: "Fin quando c'è questa Juventus c'è però poca possibilità per tutte, le altre potranno prendersi soddisfazioni andando in Champions – ha concluso – Il Napoli dovrebbe arrivare subito dopo la Juve, poi le romane e le milanesi si giocano gli altri posti, io spero che ci sia la Lazio".

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