Mihajlovic: “Ho rifiutato la Roma, io ero pronto per allenare loro no”
Sinisa Mihajlovic ha deciso di restare al Bologna, convinto dal progetto e dalle ambizioni del patron Saputo. Il tecnico serbo però, alla luce dell'ottimo lavoro fatto svolto sulla panchina emiliana e culminato nella conquista della salvezza era finito anche nel mirino della Roma. Come Antonio Conte, anche Miha ha detto no ai giallorossi. Il motivo? Lo ha spiegato lo stesso allenatore in maniera perentoria: "Io ero pronto, loro invece no".
Mihajlovic convinto dal progetto del Bologna
Dopo aver trascinato alla salvezza il Bologna, Sinisa Mihajlovic è pronto per una nuova sfida, sempre in rossoblu. Il tecnico serbo è stato convinto dal progetto della dirigenza del club emiliano che non vuole solo conquistare la permanenza in A, ma è pronta a lottare per l'Europa. Ai microfoni di Sky Sport, l'ex centrocampista ha infatti dichiarato: "Sono felice, altrimenti non avrei firmato. Il presidente Saputo è un tipo ambizioso, vogliamo lottare per un posto in Europa".
Perché Sinisa Mihajlovic ha rifiutato la panchina della Roma
Prima del sì al Bologna, Mihajlovic ha incassato il gradimento della Roma. La società capitolina dopo l'addio a Ranieri ha sondato il terreno anche per il mister serbo. Quest'ultimo però, come Antonio Conte, ha deciso di rifiutare un'avventura (in panchina dopo quella da calciatore)sull'altra sponda della Capitale dopo le stagioni in maglia Lazio. Il motivo? Queste le parole perentorie di Sinisa: "Sono stato molto vicino ad allenare i giallorossi, poi ho capito che dal punto di vista ambientale loro non erano pronti per certe cose. Io lo ero, loro invece no. Posso anche andare a fare la guerra da solo contro tutti e perdere, ma stavolta no. Quindi ho deciso di rifiutare"
Mihajlovic, la Lazio e le scelte professionali
E nelle scorse settimane quando si è parlato di un possibile addio di Inzaghi alla Lazio, tra i nomi dei possibili successori è spuntato anche Mihajlovic. L'allenatore ha smentito queste indiscrezioni chiarendo anche la sua posizione e la sua professionalità: "La Lazio? Mai stato vicino. Alleno da 10/12 anni, ho cambiato 7-8 squadre in Serie A, ci sono state altre squadre che mi hanno cercato come la Juve cinque anni fa, la Roma, il Napoli, ma la Lazio non mi ha mai chiamato. Mi sembra strano non essere mai stato contattato dalla Lazio. Mi dispiace quando sento queste cose riguardo al tradimento, ma io non ho tradito nessuno. Io lavoro e non vivo d'aria. Sono un professionista, sarebbe stata una grande esperienza allenare la Roma"