Messi: “Mourinho migliore allenatore, ho votato per lui”

La faccia di Messi durante la cerimonia per la consegna del Pallone d'Oro era eloquente: quando la Fifa ha mandato in onda le immagini dell'intervista a Luis Enrique, che gli augurava una carriera piena di ulteriori soddisfazioni, è rimasto scuro in volto. Mi staranno prendendo in giro? Era il pensiero che gli ronzava in testa. Lui che nei giorni scorsi ha (quasi) esonerato l'ex allenatore della Roma. Lui che può permettersi il lusso di arrivare in ritardo all'allenamento e ignorare il tecnico. Lui che ha sorriso solo quando, accanto a Cristiano Ronaldo, è rimasto rapito dal fascino (e dalle gambe) della bella Stephanie Roche, la 25enne irlandese che ha concorso per la vittoria del Puskas Award. Lui che quando CR7 ha affermato di volere anche il quarto Trofeo (proprio come la Pulce) l'avrebbe voluto fulminare con una delle sue punizioni a effetto speciale. E allora lui, Lio, l'uomo da 500 milioni di euro (tanto costa strapparlo al Barça considerati clausola e ingaggio da offrirgli), sa come togliersi il sassolino dalla scarpa…

Sapete per chi ha votato il campione argentino quando gli hanno chiesto di scegliere un allenatore? Per José Mourinho, manager del Chelsea, il club che ha messo nel mirino il fuoriclasse sudamericano. "E' un grande allenatore, piaccia o meno", e tanto è bastato per rinfocolare le indiscrezioni su un possibile trasferimento del blaugrana allo Stamford Bridge. Poche settimane fa un ‘clic' alla profilo Instagram del club londinese (un follow, com si dice in gergo) fu come gettare benzina sul fuoco e agitare la minaccia di rottura nel tiro alla fine con la società spagnola perché spingesse Luis Enrique alle dimissioni. La guerra fredda non è conclusa e ad aggiungere altri elementi è uno studio presentato dalla BBC secondo cui – in base ai parametri del fairplay finanziario – più che il Chelsea a potersi permettere un lusso chiamato Messi sono solo Real Madrid e Manchester United.