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Cristiano Ronaldo, l’ “hombre perfecto” da Pallone d’Oro  (video)

Triplete d’Oro per il fenomeno portoghese che si è laureato per la seconda volta consecutiva (la terza in totale) il migliore al mondo. Un atleta e professionista esemplare che ha temprato il proprio carattere e la voglia di primeggiare attraverso un’infanzia difficile tra droga e alcool.
A cura di Alessio Pediglieri
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Ronaldo ha prevalso nell'edizione del Pallone d'Oro 2014 con il 37,66% dei voti su Lionel Messi, 2° con il 15,76 delle preferenze, e Manuel Neuer, 3° con il 15,72%. Un plebiscito per il campione portoghese che dal 1993 imperversa sui campi di mezza Europa vestendo in tutta la sua prestigiosa carriera le maglie del Manchester United e del Real Madrid con cui ha vinto tutto ciò che c'era da vincere e più di un volta. A soli 29 anni, nel pieno di una maturazione calcistica che ha ancora enormi margini di miglioramento e che promette nuovi traguardi da raggiungere, come ad esempio il quarto Pallone d'Oro in carriera, come lo stesso Cr7 ha promesso nel momento della consacrazione: "Voglio vincere altri titoli collettivi e individuali. Cercherò di continuare a migliorare giorno dopo giorno e punto ad eguagliare Messi già dll'anno prossimo". Giocatore completo, idolo delle folle (maschili per le straordinarie capacità calcistiche e femminili per il suo indiscusso fascino da tombeur de femme), fidanzato della splendida modella russa Irina Shayk, padre dal 2010, uomo copertina da sempre, ricco e bravo. L'"hombre perfecto" come l'hanno già soprannominato in Spagna, la terra che ha adottato Cristiano Ronaldo malgrado le origini siano del non amato Portogallo.

Droga e alcool come palestre di vita – Una perfezione che si è guadagnato come nella più classica delle favole a lieto fine, con sacrifici, rinunce e una infanzia difficile. A vederlo com'è oggi, Cristiano è semplicemente un campione bello, ricco (con il patrimonio di 148 milioni di euro, è il calciatore più ricco del mondo) e famoso (ha due statue, una in centro a Madrid, l'altra in Portogallo a Madeira), con il mondo ai suoi piedi, allori sportivi, trofei, contratti milionari e sponsor che fanno la fila per averlo come testimonial. Non si  penserebbe mai che, in realtà, il fenomeno portoghese nasconda un passato doloroso e penoso avendo vissuto molto da vicino i danni causati dalla droga e dall’alcool. Il papà Dinis ha bevuto tanto da morirne,  soli 52 anni nel 2006, mentre fratello maggiore Hugo ha cominciato a drogarsi quando Cristiano aveva 14 anni per smettere definitivamente soltanto un paio d'anni fa. Storie dolorose che gli hanno segnato l'anima e tenuto lontano da droghe e alcool, crescendo senza vizi né eccessi, dedicandosi anima e corpo per la sua unica passione, il calcio al quale si è da sempre dedicato e dal quale sta raccogliendo l'immensità.

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Genio senza sregolatezze – Un atleta perfetto, un'icona per i teenagers, un professionista esemplare al centro della ribalta ma anche capace di restare al centro del terreno di gioco, da protagonista. Tutto talento, nessun colpo di testa o eccesso, un campione a 360 gradi tanto più in un'epoca in cui è sempre più facile perdere il controllo tra notorietà, soldi, amicizie e donne facili. La storia del calcio è piena di aneddoti del genere ma non per Cristiano Ronaldo che si è sempre tenuto lontano dalle luci della ribalta il giusto. Di lui si è vociferato per le numerose splendidi ragazze di cui si è circondato o per essere diventato nel 2010 padre ‘single' senza mai svelare il nome della donna da cui ha avuto il figlio, Cristiano Junior, presente alla premiazione, per evitarle la pressione della stampa e dei media. Oggi accompagnato dalla splendida Irina, sua fidanzata ufficiale dal lontano 2010.

Meglio di Messi – Cristiano Ronaldo ha vinto tutto, a soli 29 anni, diventando in pratica il più forte giocatore in circolazione, di fatto ancor più di Leo Messi con il quale si contende da almeno un lustro la palma di migliore in assoluto. Ma al contrario dell'argentino, Cr7 ha già dimostrato di saper e poter vincere ad altissimi livelli in due realtà differenti, come Manchester e Madrid, in due campionati e realtà particolari, confrontandosi con un modo di vivere il calcio diverso. Ma accomunati dai successi di un giocatore vincente: 10 trofei con il Manchester United (in 9 stagioni) e 7 con il Real Madrid (in 5 anni)

Un nome da Pallone d'Oro – Adesso, oltre ad innumerevoli record personali, il Pallone d'Oro, un trofeo che da sempre vede il nome di Cristiano tra i protagonisti: il suo nome è comparso ininterrottamente nella classifica del Pallone d'oro dal 2004, conquistando sette podi (di cui quattro consecutivi), con il secondo posto del 2007, la vittoria del 2008, i secondi posti del 2009, del 2011, del 2012. la seconda vittoria del 2013 e la terza nel 2014.

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