Messi, lettera di scuse (a metà) alla CONMEBOL dopo le parole forti in Copa America
Leo Messi ha deciso di fare dietrofront (almeno in parte). Il campione argentino ha scritto una lettera alla CONMEBOL (la Federazione del calcio sudamericano) per scusarsi per le sue dichiarazioni al vetriolo dopo la sconfitta dell'Albiceleste contro il Brasile nella semifinale della Copa America. Parole quelle di Messi pesantissime che avevano alzato un polverone e che avevano fatto il paio con le ulteriori polemiche post espulsione nella finale del terzo e quarto posto contro il Cile, quando la Pulce aveva parlato anche di "corruzione"
Leo Messi e le parole al vetriolo dopo il flop in Copa America
Il meritato riposo in un resort di lusso ha giovato a Leo Messi che ha ritrovato la serenità dopo una stagione altalenante. Da dimenticare il finale, con il flop in Copa America e le tantissime polemiche: il numero 10 dopo la semifinale persa contro il Brasile si era scagliato contro gli arbitri, rincarando poi la dose dopo l'espulsione (per spintoni con Medel) nella finale per il terzo e quarto posto vinta contro il Cile. Parole pesantissime quelle del campione del Barcellona che aveva disertato la premiazione parlando addirittura di corruzione. Polemiche costate a Messi anche risposte piccate da diversi avversari e il rischio di una lunga squalifica da parte della CONMEBOL
Le scuse alla CONMEBOL ma non sulle parole sulla corruzione
Nelle ultime ore però la stampa argentina ha riportato le indiscrezioni su una presunta lettera di scuse scritta da Leo Messi e indirizzata proprio all'organizzazione del calcio sudamericano. Nella stessa il numero 10 dell'Argentina ha fatto un passo indietro, scusandosi per le dichiarazioni dopo la sconfitta subita in semifinale contro il Brasile. In particolare la Pulce precisa nella missiva di non aver offeso o tirato in ballo alcun rappresentante della CONMEBOL. Il tutto però senza ritirare le parole dette, circa la "corruzione". Non chiaro quindi a chi si riferiva il campione del Barcellona in questo caso.