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Mertens torna sui fatti di San Siro: “Koulibaly sentiva di aver perso contro i razzisti”

Dries Mertens considera un fratello Kalidou Koulibaly. Il calciatore belga è stato vicino al difensore senegalese dopo i fatti dello stadio San Siro, con i beceri ululati razzisti nei suoi confronti durante Inter-Napoli. L’attaccante è tornato a parlare di questa nerissima pagina di sport, e di quanto abbia fatto male al suo compagno, molto amareggiato, nel corso della sua ultima intervista, in cui ha fatto il punto sul momento del Napoli e gli obiettivi degli azzurri.
A cura di Marco Beltrami
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Dries Mertens considera un fratello Kalidou Koulibaly. Il calciatore belga è stato vicino al difensore senegalese dopo i fatti dello stadio San Siro, con i beceri ululati razzisti nei suoi confronti durante Inter-Napoli. L'attaccante è tornato a parlare di questa nerissima pagina di sport, e di quanto abbia fatto male al suo compagno, molto amareggiato, nel corso della sua ultima intervista, in cui ha fatto il punto sul momento del Napoli e gli obiettivi degli azzurri

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Come ha reagito Koulibaly agli ululati razzisti, il retroscena di Dries Mertens

Ai microfoni di Radio Kiss Kiss, Dries Mertens è tornato sui cori razzisti a Koulibaly in Inter-Napoli. Il difensore, così come la panchina, ha richiamato a più riprese l'attenzione dell'arbitro, incassando poi il rosso per un applauso ironico nei confronti del direttore di gara. Il belga ha parlato dello stato d'animo del compagno: "Non capiamo questi ululati che fanno a ragazzi come Koulibaly. Per me è un fratello e so quanto sia sensibile verso questo tema. Nello spogliatoio l'ho visto proprio male. Non per il cartellino rosso, ma stava male perché sentiva di aver perso contro i razzisti. L’abbiamo visto tutti giù di morale e mi dispiace molto per questa cosa".

Mertens e il rapporto con Napoli e il Napoli

Un feeling molto forte quello tra Mertens e Koulibaly. D'altronde il belga è legatissimo a tutto il gruppo azzurro, e alla città che considera casa sua: "Qui sono cresciuto, mi sento a casa mia. Vivo qui da 6 anni, la gente mi ha dato un affetto enorme e mi ha adottato come un napoletano vero. Sono felice di tutto questo amore che mi ha aiutato a maturare soprattutto come uomo". E nel capoluogo partenopeo Mertens è cresciuto in maniera esponenziale, riscoprendosi un bomber di razza: "Nei primi anni giocavo di meno, poi mi sono inserito gradualmente e affermato fino a disputare gli ultimi due anni davvero alla grande. Penso che in questi sei anni sia cresciuta tutta la società, la rosa e il gruppo. In squadra abbiamo talenti assoluti. Sono convinto che su questa strada potremo tagliare traguardi importanti in futuro".

La lotta contro la Juve, il Napoli pronto a fare filo da torcere ai bianconeri

Inevitabile il punto sulla prima parte di stagione del Napoli. Delusione per l'eliminazione in Champions, ma fiducia nelle proprie potenzialità con la voglia di dare filo da torcere alla favorita Juventus fino in fondo: "La Champions? Non siamo stati fortunati, abbiamo disputato un girone bellissimo. Siamo usciti per un soffio. Adesso punteremo alla Europa League perché possiamo arrivare lontano. La Juventus ha sicuramente una grande potenza economica ed è difficile per tutte poter competere. Noi dobbiamo cercare di vincere più partite possibili. Proveremo a dare battaglia fino alla fine".

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