Mercato finito in Serie A, ecco i colpi più costosi squadra per squadra
L'ultimo giorno di mercato in Serie A non ha risparmiato coup de theatre, colpi last minute con gli affari Niang al Torino, Inglese al Napoli (ma solo per il prossimo anno o, al massimo, per gennaio), Karamoh all'Inter, Zapata alla Samp o Nani alla Lazio che hanno catalizzato le maggiori attenzioni così come le speranze dei rispettivi tifosi.
In una lunghissima campagna acquisti con il nostro massimo campionato che ha mosso, solo in entrata, circa 755 milioni di euro vediamo, squadra per squadra, i colpi più costosi dell'estate 2017. Saranno stati anche quelli più convenienti quanto al rapporto qualità/prezzo? Il campo dirà se così o meno.
Top 11 dei calciatori più preziosi di questa sessione
Chiamateli pure ‘fiori all'occhiello' delle rispettive squadre in sede di contrattazione. Chi sono? Gli acquisti top delle formazioni di Serie A inseriti in una singolare top 11. Szczesny, portiere della Juventus, figura tra i pali della Top 11 dei calciatori più preziosi di questa sessione estiva di calciomercato. In difesa, sugli esterni ci sono Dalbert e Conti, con Bonucci e Skriniar coppia centrale. Vecino e Matuidi i centrali di centrocampo. Calhanoglu, Douglas Costa e Bernardeschi nel tridente alle spalle della punta, André Silva.
Atalanta
Al di là di alcune dolorose/doverose, a certe cifre, cessioni (il riferimento è ai vari Conti e Kessié), l'Atalanta si è mossa ben sul mercato allestendo una squadra giovane con grosse potenzialità ed una struttura fisica niente male.
Al top, per soldi investiti dagli orobici però, troviamo l'olandese Marten De Roon che, dopo un solo anno lontano dall'Atleti Azzurri d'Italia, è tornato alla base per 13.5 milioni di euro dopo i 10.5 ricevuti solo 12 mesi fa dagli inglesi del Middlesbrough. Un gradito nonché oneroso ritorno ma che, al netto di quanto percepito dal “Boro” un anno fa, limita l'investimento a 3 milioni con però, a bilancio in questa sessione estiva, i predetti 13.5.
Benevento
La neopromossa Benevento che pure ha allestito una squadra all'altezza della situazione con gli arrivi di Cataldi, D'Alessandro, Letizia, Coda o Belec, ha speso più soldi nel proprio "undici" per sistemare la corsia mancina di difesa. Con l'addio di Walter Lopez passato allo Spezia, infatti, i sanniti hanno puntato tutto su Di Chiara spendendo circa 3 milioni di euro per strapparlo all'ambizioso Perugia di mister Giunti. Un'operazione, per uno dei migliori fluidificanti dello scorso torneo cadetto, che elegge il classe ’93 investimento più prezioso dell'estate, la loro prima in A, giallorossa.
Bologna
L'avvio di campionato dei felsinei a quota 4 punti è un'ottima base su cui costruire le fortune del Bologna. Un Bologna bravo a mantenere intatta la struttura complessiva della squadra con la permanenza dei richiesti Verdi, Masina o Di Francesco e l'arrivo al Dall'Ara di giovani interessanti pronti a dare il loro importante contributo. A fare la voce grossa per la "palma" di profilo più costoso per le casse dei rossoblù ci ha pensato Taider il cui riscatto, dopo i due anni di prestito dall'Inter, è costato, come da accordi, ben 4 milioni di euro.
Cagliari
Pur esaltato dall’approdo in rossoblù del bomber Pavoletti alias: il calciatore più costoso della storia del Cagliari, il mercato dei sardi, in questa specifica sessione, ha visto la società di Giulini spendere tanto per un difensore centrale di belle speranze. E sì perché l’ex attaccante del Napoli arriva, almeno al momento, a costo zero con la formula del prestito con obbligo di riscatto fissato a 10 milioni più 2 di eventuali bonus da esercitare però la prossima estate con zero spese, in termini di cartellino, nell'immediato. Perciò, il profilo più "salato" di scena quest’anno alla nuovissima Sardegna Arena sarà il promettente centrale di difesa Filippo Romagna prelevato dalla Juventus a titolo definitivo per 7.6 milioni di euro.
Chievo Verona
Nel mercato low cost del Chievo di Maran con solo 2.15 milioni di euro investiti per una manciata di calciatori (l’ultimo giorno sono arrivati anche Valjent in prestito ancora un anno alla Ternana e Tomovic dalla Fiorentina) il colpo da “90” porta il nome del giovane Garritano. Prelevato dal Cesena nell’ambito di una maxi-operazione che ha visto coinvolti anche Rigione e Rodriguez direzione Chievo e Kupisz e Jallow direzione Cesena, l’ex Under 21 è stato pagato dai clivensi circa 1 milione di euro. Cifra che rappresenta, Pucciarelli a parte la cui formula prevede un prestito biennale più obbligo di riscatto a quota 4 milioni, il top per il Chievo dell’attento presidente Campedelli.
Crotone
Alla loro seconda estate in Serie A, i pitagorici con diversi acquisti poco dispendiosi (Izco, Cabrera, Faraoni, Crociata) e tanti, tantissimi prestiti (Budimir, Tumminello, Ajeti, Simic, Trotta, Mandragora) provano a bissare il miracolo sportivo della scorsa annata consegnando una discreta rosa al tecnico Nicola. Con un mercato in entrata da appena 2.3 milioni di euro la cui percentuale maggiore, è stata catturata dal giovane Aristoteles giunto in Calabria dai venezuelani del Mineros per 1.5 milioni di euro divenendo il prospetto più oneroso di questa campagna di rafforzamento targata Crotone.
Fiorentina
Nell’estate della rivoluzione copernicana operata dalla Fiorentina e dal suo Ds Corvino, i viola hanno messo a segno un autentico sconvolgimento del proprio “roster” con 29 cambi ripartiti in 15 acquisti (totale spesa di 68 milioni di euro circa) e 14 addii (totale entrate di 84.5 milioni di euro), alcuni eccellenti. Una completa ristrutturazione che ha ringiovanito di molto la rosa a disposizione di Pioli (24.8 anni) e alleggerito del 30% il monte ingaggi con però, l’arrivo dal Genoa, per 15 milioni di euro, del “Cholito” Giovanni Simeone che, in questa mole di dolorose cessioni, è stato il fiore all’occhiello della campagna di rafforzamento dei toscani.
Genoa
Il Genoa di Juric dopo la grande paura dello scorso anno per uno spettro retrocessione sempre più vicino nelle ultime giornate di campionato, ha deciso di rafforzare gli argini rossoblù con un mercato di buona qualità. Il presidente Preziosi, infatti, ha regalato ai suoi tifosi gli ex rossoneri Lapadula e Bertolacci ma anche Spolli, Omeonga e l’esperto centrale dal Torino Luca Rossettini. Il botto dell’estate del Grifone però, al netto dei 2 milioni per il prestito più gli 11 per il riscatto di Lapadula, è stato il ritorno, dopo 3 stagioni con Racing, Boca e San Paolo, dell’esterno argentino, di piede destro, Ricardo Centurion, il cui estro e la cui fantasia sono stati pagati ben 5 milioni di euro con la speranza che il classe ’93 possa illuminare il cammino e la fase offensiva del Genoa.
Hellas Verona
Dal Pibe de Bari al Messi d’Oriente. Questo, in estrema sintesi, il calciomercato del Verona con, nel mezzo, l'addio, il pentimento ed il definitivo saluto di Cassano, il la grana Pazzini col bomber intenzionato a lasciare gli scaligeri per poi restare al Bentegodi, gli approdi dei navigati Cerci, Caceres, Cherubin e Heurtaux, le buone prese di Buchel, Zuculini o Fossati, i giovani Verde, Felicioli e Kean e l’arrivo a Verona, dal Barcellona B, per 1.5 milioni di euro di Lee Seung-woo. Talento che prima di dimostrare di essere il Messi dell’estremo oriente è, al momento, “solo”, l’acquisto più costoso dell’Hellas Verona targato 2017/18.
Inter
Pur costretta dalle maglie del Fair Play finanziario l’Inter di Sabatini è riuscita a rinforzarsi bene con diversi calciatori di esperienza e talento che hanno aumentato la forza complessiva della già buona rosa meneghina. Fra Borja Valero (5.5) e Skriniar (8 più Caprari), fra Dalbert e Vecino (24 milioni di euro in due soluzioni), negli 86.5 milioni di euro complessivamente investiti dai nerazzurri, il terzino sinistro, ovvero il brasiliano ex Nizza, rappresenta il colpo dell’estate interista con i 20 milioni di euro spesi per prelevarlo dalla compagine allenata da Lucien Favre. Un innesto di grande qualità che, di sicuro, farà le fortune del tecnico Spalletti e dell’Inter.
Juventus
Per un big che se ne va, l’ovvio riferimento è a Bonucci passato al Milan, la Juve, come da tradizione, risponde con un big, anzi, con un possibile craque, che arriva. E sì perché i tifosi bianconeri che non hanno digerito bene la dolorosa cessione del loro ex numero #19 hanno assistito alla pronta risposta dei bianconeri che, nel ruolo specifico, hanno preso Howedes con però Bernardeschi più che Douglas Costa (6 milioni più 40 di obbligo di riscatto da esercitare la prossima estate) nei panni del salato fiore da appuntare all’occhiello del mercato che inorgoglisce e cancella le delusioni estive. Un fiore che deve ancora completamente sbocciare ma che, nel frattempo, è costato 40 milioni di euro.
Lazio
Nell’estate dell’addio di tre grandi protagonisti della storia recente della Lazio come Keita (Monaco), Biglia (Milan) e Hoedt (Southampton), i biancocelesti si sono difesi come meglio hanno potuto dagli attacchi di procuratori e club. E, infatti, nelle ultime ore di mercato, Lotito col suo Ds Tare, hanno portato nella capitale il campione d’Europa in carica Nani dal Valencia (operazione da 15 milioni con prestito oneroso a 3.5) ed il giovane lusitano dal Braga Bruno Jordao. Eppure, al netto degli arrivi di Leiva (5.7 milioni) o Caicedo (2.5) l’affare più costoso è stato quello dell’esterno destro montenegrino Marusic prelevato dall’Ostenda per 6.5 milioni di euro.
Milan
Designare l’acquisto più dispendioso della faraonica campagna di rafforzamento del Milan del duo Mirabelli–Fassone è un qualcosa di molto difficile. E sì perché i rossoneri hanno deciso, con la correità della nuova proprietà cinese, di dare una netta svolta alla loro storia recente comprando ben 11 calciatori per una spesa totale di 194 milioni di euro. A vincere la speciale contesa dei prodotti più salati è però Leonardo Bonucci su André Silva (38 milioni) il cui trasferimento dai rivali della Juventus ha raggiunto la cifra di 42 milioni di euro. Trasferimento, peraltro, più costoso dell’intera sessione estiva della Serie A.
Napoli
Per il Napoli, invece, al netto dei riscatti milionari di Maksimovic e Rog, 33 milioni di euro in due, e dei 10 milioni più 2 di bonus per Inglese, che però arriverà solo nell’annata 2018/19, l’acquisto più salato è stato quello del fantasista franco-algerino Adam Ounas. L’esterno azzurro, infatti, ha battuto facilmente la concorrenza tutta interna di Mario Rui con i 10 milioni più bonus, a fronte dei 3.5 per il prestito del lusitano, spesi dal patron De Laurentiis per scipparlo alla concorrenza dello Zenit e portarlo dal Bordeaux all’ombra del Vesuvio. Un arrivo di livello che potrà dare respiro, sulla corsia destra d’attacco, allo stakanovista Callejon oltre che garantire tanta, tantissima qualità.
Roma
A fare la voce grossa, per quanto concerne il colpo più costoso della Roma, è invece l’olandese Rick Karsdorp proveniente dal Feyenoord per il quale il Ds Monchi ha deciso di investire 14 milioni di euro circa. Il tutto, con un contratto quinquennale da 1.8 milioni a stagione per il terzino della nazionale olandese che però, almeno al momento, per via di problemi fisici, non è stato in grado di far vedere ai suoi nuovi tifosi le sue ottime doti di spinta e di appoggio in fase offensiva. Dietro di lui, in questa specifica graduatoria degli investimenti giallorossi, per appena 600mila euro, il turco ex Basaksehir Cengiz Under.
Sampdoria
Durante l’estate dei record, in termini di danaro fresco giunto nelle casse dei liguri, la Samp è riuscita a mettere a segno colpi mirati, chirurgici, tesi a sopperire le assenze derivanti dal mercato estivo 2017. Salutati i vari Muriel (Siviglia), Schick (Roma), Skriniar (Inter) o Bruno Fernandes (Sporting Lisbona) per la “modica cifra” di 56. 5 milioni di euro (più i bonus e le vantaggiose clausole presenti negli accordi con le rispettive squadre acquirenti), infatti, i blucerchiati sono passati al contrattacco firmando talenti come Zapata e Strinic dal Napoli (operazione complessiva spalmata in due anni da 23 milioni), Ramirez (Middlesbrough) o Kownacki (Lech Poznan) ma, soprattutto, come Caprari che risulta, nell’affare che ha portato Skriniar all’Inter, essere l’arrivo più oneroso di tutti a quota 12 milioni di euro.
Sassuolo
I neroverdi del Sassuolo, invece, come da tradizione, hanno condotto una sessione estiva tranquilla con la voglia di puntare, ancora una volta, sui giovani di belle speranze del nostro calcio. Basti pensare, per comprendere la direzione degli uomini mercato del Sassuolo, che la media età degli innesti emiliani è di appena 21.4 anni. Una media bassissima ma che al suo interno cela prospetti di sicuro valore come l’ex centrocampista della Juventus Cassata in grado, con i 7 milioni di euro messi sul piatto dal patron Squinzi, di diventare l’innesto dell’estate della compagine allenata da Bucchi.
SPAL
Quando sei una neopromossa che manca in Serie A da 49 anni e rappresenti una città non grandissima, l’impatto con la massima categoria e con i milioni del mercato ad esso connesso, può essere devastante. E invece, almeno al momento, la squadra di Semplici si è comportata al meglio sia in campo, con 4 punti in due gare ufficiali, che sul mercato, con un mix di giovani e calciatori esperti a disposizione del tecnico toscano. Fra questi, a spiccare per soldi investiti, l’ex Atalanta Paloschi reduce da una stagione da dimenticare con gli orobici il cui prestito, più diritto di riscatto, è costato 2 milioni di euro. Una cifra che ha assorbito quasi tutto il budget degli estensi che hanno allargato i cordoni della borsa trovandoci, in totale, 3.3 milioni di euro spesi per un unico obiettivo: difendere, con le unghie e con i denti, la categoria.
Torino
La sessione estiva del Torino è stata, invece, molto redditizia per il presidente Cairo che, tenendo conto dei riscatti ancora in sospeso e delle cessioni dell’ultim’ora, ha incassato 79 milioni di euro chiudendo il saldo, fra arrivi e addii, con un ottimo più 36.5. Fra i tanti successi della sessione, anche la permanenza del capitano Belotti, le scommesse Lyanco e Berenguer ma, soprattutto, il colpo Niang per Mihajlovic con un investimento importante di ben 20 milioni di euro.
Udinese
A chiudere l’ampia carrellata degli acquisti più costosi di questa sessione estiva targata Serie A troviamo l’Udinese di Delneri che pur avendo effettuato un mercato un po’ deludente, con gli addii pesanti di Thereau, Badu, Wague o Karnezis, ha messo a segno il colpo Bajic dal Konyaspor per 5 milioni di euro. Un innesto che dovrebbe sopperire all’assenza di una punta pesante, dopo il concluso prestito biennale di Zapata, con il bosniaco in grado, con i suoi 189 cm, di dare forza ad un reparto alla disperata ricerca di un bomber.