Menez insulta l’arbitro e viene espulso: l’ex Roma e Milan salterà la sfida con Balotelli
Genio, sregolatezza e quella buona dose di follia che non manca mai. Jeremy Menez è sempre lo stesso: anarchico e indolente quanto basta, fenomenale in alcune giocate e spesso "ribelle" con avversari e arbitro. Nonostante il suo rientro in patria, il 29enne francese continua ad andare a corrente alternata, a non convincere del tutto tifosi e dirigenti del Bordeaux e a far parlare di sé. Come nell'ultima gara di Ligue 1 contro il Montpellier, partita che l'ex attaccante di Roma e Milan ha giocato per soli 38 minuti prima di farsi cacciare negli spogliatoi dall'arbitro Schneider: lo stesso "fiscale" arbitro che ha ammonito recentemente Cavani, per essersi tolto la maglia e aver mostrato il messaggio a favore della Chapecoense dopo un suo gol contro l'Angers. L'espulsione di Menez, che poco prima del rosso era andato vicino al gol, è costata cara ai girondini (alla fine battuti 4-0 dagli avversari) e non permetterà al giocatore di essere presente in campo nella sfida con l'amico ed ex compagno rossonero Mario Balotelli.
Il precedente contro il Genoa
Dopo averlo battuto ed eliminato negli ottavi di Coppa di Lega, il Bordeaux nel prossimo turno di campionato riceverà infatti il Nizza capolista e lo farà senza il supporto del suo attaccante più forte. Un'assenza importante per il tecnico Gourvennec che, fino ad ora, non è ancora riuscito a vedere il miglior Menez. In attesa della sentenza del giudice sportivo francese, tornano alla memoria gli episodi "italiani" del vulcanico e indisponente attaccante transalpino. Nel maggio 2015, durante la sua esperienza in rossonero, l'attaccante venne espulso per doppia ammonizione nella gara di San Siro contro il Genoa. Uscendo dal campo, Menez perse la testa e aggredì verbalmente l'arbitro Giacomelli con insulti e bestemmie: un comportamento che convinse il giudice sportivo ad infliggergli una squalifica di ben quattro giornate.
