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Melissa Satta, che sberla a Sarri: “E se la giornalista fosse stata cessa?”

Il tecnico del Napoli s’è già scusato per quella battuta infelice ma ha attirato le critiche feroci per l’ennesima nota stonata nei rapporti con i media. La showgirl: “La cosa sbagliata è stata la premessa con cui Sarri ha iniziato la frase: cosa significa ‘perché sei una donna e perché sei carina’?”
A cura di Maurizio De Santis
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La battuta infelice, inadeguata, inopportuna di Sarri in conferenza stampa alla giornalista che non ‘ha mandato fare in culo perché carina' ha piazzato il tecnico del Napoli sotto i riflettori. Per quella dichiarazione venuta fuori come un rigurgito di adrenalina nel post partita di San Siro s'è anche scusato in privato ma le critiche ricevute hanno fatto (e fanno ancora) discutere.

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Non poteva rispondere semplicemente? Non poteva rifiutarsi? Avesse voluto, sarebbe stato un suo diritto. Non poteva esprimere il proprio dissenso per quell'affermazione usando un linguaggio più consono al momento e rispettoso del lavoro della persona che ha di fronte (a prescindere dal sesso, ovviamente)? E' davvero così difficile? Perché il capo della comunicazione, seduto accanto a lui, non è intervenuto a stemperare quella caduta di stile? E se al posto di Titti Improta (al seguito degli azzurri per l'emittente Canale 21) ci fosse stato un uomo come si sarebbe rivolto? Avrebbe usato lo stesso tono oppure lo avrebbe apostrofato con termini differenti?

La showgirl e modella Melissa Satta, compagna di Kevin Prince Boateng, nel corso della trasmissione Tiki Taka non ha risparmiato la stocca al tecnico dei partenopei.

La cosa sbagliata è stata la premessa con cui Sarri ha iniziato la frase: cosa significa ‘perché sei una donna e perché sei carina’? Se fosse stata cessa non l’avrebbe mandata a fare in c…?

Tonight #tikitaka ⚽️⚽️⚽️⚽️⚽️

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Non è la prima volta che accadono situazione imbarazzanti (ricordate quel ‘frocio' detto a Mancini?) e, a onor del vero, peggio di quella frase buttata lì come un sasso (perché le parole hanno un peso sempre), sono stati i sorrisi in sala (quando sarebbe stato il caso di ‘mandare a fare in culo' proprio l'allenatore per quel suo atteggiamento) e il tweet del suo agente, Pellegrini"E anche dopo Inter-Napoli il clan ha continuato a scurreggiare con la bocca/tastiera/penna", mettendo l'elmetto e scendendo in trincea adottando lo stesso linguaggio da caserma delle truppe al fronte.

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