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Mazzone: “Spalletti deve dare spiegazioni, ha distrutto l’immagine di Totti”

Mazzone fu il secondo tecnico della carriera del Pupone giallorosso. E con lui, insieme a Zeman, ha stretto un rapporto speciale che dura tutt’oggi. E così l’allenatore romano si scaglia contro Spalletti: “Non ha avuto carattere né personalità. Doveva risolvere la questione in separata sede senza clamori. Sta cercando solo gloria personale”
A cura di Alessio Pediglieri
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La frattura tra Spalletti e Totti sta dividendo anche il mondo del calcio. C'è chi non guarda in faccia a nessuno e vuole essere pragmatico fino in fondo, confinando alla bisogna anche l'ultima bandiera vivente giallorossa per ottenere i risultati sperati e chi invece, cuore in mano e ricordi in tasca rifiuta questo calcio incapace di sentimenti e passione che troppo facilmente dimentica la propria storia. E tra chi non poteva che spingere per la seconda opzione, quella del cuore, c'è anche Carletto Mazzone, uno dei tanti tecnici che Totti ha avuto nella sua lunghissima carriera e che critica apertamente Spalletti.

Il ‘Sor Carletto' tira fuori gli artigli e con la sua classica ironia pungente attacca il collega Spalletti, reo di aver sventolato in piazza il problema lavando i panni sporchi davanti a tutti e non riuscendo a chiudere la questione, delicata, senza fracassi e rimbombi: "Al posto di Spalletti io avrei chiarito questo disguido. Non c'era necessità di escludere Totti dalla lista dei convocati. Specialmente con un ragazzo d'oro dentro e fuori dal campo come lui perché il capitano può dare ancora il suo contributo, lo ha sempre dato e può ancora farlo. Adesso la partita Roma-Palermo di stasera passa in secondo piano".

Mazzone non ha peli sulla lingua, lui che Totti l'ha allenato, cresciuto e al quale ha affidato la squadra in campo: "Personalità? Spalletti non ce l'ha. Spalletti ha cercato gloria, avrebbe potuto chiamare il giocatore in separata sede e risolvere la situazione in quel momento: Spalletti dovrebbe spiegare come ha fatto a fare una cosa del genere, ha distrutto l'immagine di un ragazzo eccezionale sul piano umano e calcistico".

I 16 allenatori del Pupone

Carletto Mazzone è solamente uno dei tantissimi allenatori che Francesco Totti ha avuto nei suoi 20 anni di carriera alla Roma. In totale sono stati 16. Il primo fu Vujadin Boskov, poi arrivò Carlo Mazzone con cui ebbe un rapporto padre-figlio, quindi Carlos Bianchi (nel 1996) con cui invece fece sempre fatica a ritrovarsi. ALtro mito della panchina, Nils Liedholm con cui Totti non ebbe alcun problema né in campo né fuori prima del ‘maestro', Zdenek Zeman che ultimamente si è espresso contro Spalletti. Don Fabio Capello (con l'unico scudetto di Francesco), Cesare Prandelli e Rudi Voeller tre ex giocatori che si sono succeduti sulla panchina giallorossa prima dell'avvento di Ezio Sella e Gigi Delneri. Nessuno di cui ridire, come Bruno Conti e il ‘primo' Luciano Spalletti. Poi Claudio Ranieri con cui si scontrò spesso, e Vincenzo Montella con cui invece trova altro feeling, fino alla storia più recente e un po' più complicata: Luis Enrique (relazione fatta di gelo e distanza), Rudi Garcia (un rapporto istituzionale, senza né altiné bassi) e adesso Spalletti.

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