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Mazzarri apre a Balotelli: “Stimolante allenarlo al Napoli”

Il tecnico azzurro lo rivela in un’intervista a Radio Monte Carlo. Tabloid scatenati in Inghilterra: “Il bad boy italiano si rivolga a uno psichiatra”.
A cura di Maurizio De Santis
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mario balotelli e mazzarri

Balotelli sarà pure una mela marcia (come l'ha definito Silvio Berlusconi), ma saprebbe come farlo rigare diritto. La Juve è una corazzata, il suo Napoli non è da meno. Ai microfoni di Radio Monte Carlo Walter Mazzarri ne ha per tutti e non si risparmia e attacca sul campi0nato: la vittoria sulla Roma ha rilanciato gli azzurri in classifica (nell'attesa che il ricorso del prossimo 17 gennaio contro la penalizzazione restituisca punti da Champions) ma per lo scudetto la favorita resta sempre la Juve di Conte. "Credo che in questo momento si possa tranquillamente dire che la Juventus negli ultimi due anni ha fatto un mercato pazzesco, ha giocatori importanti, esperti, abituati a giocare per vincere, ha un po' di tutto – afferma il tecnico azzurro -. La valutazione su di noi la faccio fare agli altri. Io so che ho un bellissimo gruppo, stiamo facendo un bel campionato e non ci accontentiamo mai. Viviamo alla giornata, ma nel senso positivo, cercando di vincerle tutte e vedremo alla fine cosa sarà successo".

Balotelli con Cavani, tandem d'attacco del Napoli che piace a De Laurentiis.

Non lo conosco direttamente, ci ho parlato una volta. Un paio di anni fa, lo incontrai in un albergo di Sorrento. A me ha fatto una buona impressione, però solo chi lo allena sa quali eventuali problemi può creare. Un po' di esperienza ce l'ho e un talento del genere sarebbe stimolante allenarlo da parte mia, poi non so come potrebbe andare a finire.

Talento, genio e sregolatezza possono costituire un mix esplosivo all'interno di uno spogliatoio.

Dipende dagli obiettivi che ha una squadra, se si vuole pensare di restare a certi livelli bisogna che ci sia anche tanta qualità davanti. Adesso, termini come fuoriclasse e top player sono un po' abusati, ma è vero anche che nel calcio moderno se non c'è una squadra organizzata che gioca alle spalle dei giocatori più importanti non fai niente di particolare.

Prandelli sostenne "Siamo un Paese vecchio", il ct della Nazionale è stato il primo ad avviare l'azione di ringiovanimento della selezione.

Se abbiamo un po' di pazienza e facciamo crescere i nostri giovani fino a farli arrivare a certi livelli, la scuola italiana tornerà in auge. I primi segnali si sono visti: quest'anno ci sono giocatori che vengono dai settori giovanili italiani che stanno facendo molto bene e si stanno ponendo all'attenzione del calcio europeo. Sono fiducioso.

Caso patologico. Così il Daily Mail affronta la questione Balotelli. "Hai mai pensato di chiedere aiuto? Non a una figura paterna tipo mentore quale Roberto Mancini né una rassicurante chiacchierata col cappellano della squadra, o a uno psicologo dello sport che ti indica come visualizzare il modo di esser vincente canalizzando l’energia negativa verso uno sbocco positivo. Un aiuto professionale di un bravo professionista che esercita la psichiatria, uno che possa vedere i comportamenti estremi non solo come petulanti o autocommiserevoli, ma possibilmente come una malattia che richiede un trattamento sulla base di prove e analisi scientifiche".

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