71 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Mauro Icardi spacca il tifo, la Curva Nord: “Chi ci fischia è un gobbo mancato”

Quando Mauro Icardi ha fatto il suo ingresso in campo lo stadio s’è diviso: da un lato la Curva Nord che non gli ha fatto sconti riservandogli insulti, dall’altro il resto dello stadio che ha espresso il proprio dissenso nei confronti degli ultras. A distanza di 24 ore il comunicato dei sostenitori: “Chi ci fischia è un gobbo mancato. Il valore di una squadra non si misura con le vittorie a tutti i costi ma con i valori che sa rispettare”.
A cura di Maurizio De Santis
71 CONDIVISIONI
Immagine

Fischi, applausi e poi ancora fischi ma non rivolti all'indirizzo di Mauro Icardi bensì a quella fetta di San Siro che è più intransigente nei confronti dell'attaccante. L'episodio è successo sabato sera in occasione della gara di campionato contro la Roma: inizialmente tenuto in panchina, l'attaccante argentino è subentrato quando i nerazzurri avevano bisogno di avere maggiore profondità per schiacciare i giallorossi.

Al suo ingresso in campo lo stadio s'è diviso: da un lato la Curva Nord che non gli ha fatto sconti riservandogli insulti, dall'altro il resto dello stadio che ha espresso il proprio dissenso nei confronti degli ultras. Alla luce di quanto accaduto, a 24 ore di distanza, è arrivato il comunicato della parte più calda della tifoseria nerazzurra. Due i concetti essenziali: "Chi ci fischia è un gobbo mancato". L'altro, invece, fa riferimento a quell'etica dei valori che il calciatore (ma il riferimento non è solo a Maurito) ha violato. "Il valore di una squadra non si misura con le vittorie a tutti i costi ma con i valori che sa rispettare".

Icardi piccolo uomo nel comunicato della Nord interista

Quel piccolo uomo che indossa ‘la Nostra 9' – si legge nella nota della tifoseria – non merita l’Inter, perché non ha dimostrato neppure quel minimo di correttezza professionale che qualunque ‘dipendente di una società' dovrebbe dimostrare esprimendo rispetto per la maglia, per il pubblico che in essa crede o quantomeno per la società per cui lavora. Non può esser figura su cui costruire un gruppo che possa costituire il futuro che tutti auspichiamo.

Ed ecco il riferimento ai rivali della Juventus: "Chi si spaccia per tifoso della Beneamata e si sente frustrato dal bisogno di risultati, può serenamente abbonarsi allo Stadium dove la dignità non sta certo di casa e magari otterrà più soddisfazioni.

71 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views