Massimo De Luca: “Di Matteo mi ha stupito, ma per la vittoria in finale di Champions dico Bayern”

Chi si aspettava una sfida tutta spagnola tra Guardiola e Mourinho, probabilmente questa sera sceglierà di andare al cinema. E' farà male, perchè Bayern Monaco – Chelsea, è una partita che promette spettacolo. Due squadre diverse tra loro: più spettacolare e offensiva quella tedesca, più "coperta" e cinica la squadra di Di Matteo: l'unico italiano "vero" (Diego Contento del Bayern, è infatti nato in Germania) a calcare il terreno dell'Allianz Arena e a sfiorare, da vicino, la Champions League. Una partita che non mancherà di coinvolgere anche Massimo De Luca, voce e volto storico del giornalismo italiano con "Tutto il calcio, minuto per minuto", "Pressing" e "La Domenica Sportiva". De Luca, oggi apprezzato editorialista del Corriere della Sera, ci parla della finale ma anche di allenatori italiani e non.
AP: Buongiorno Massimo. Questa sera si gioca Bayern Monaco – Chelsea: la sfida che nessuno pensava di vedere. Che finale ti aspetti?
MDL: Mi aspetto l'exploit definitivo dei tedeschi. Giocare in casa è, indubbiamente, un vantaggio non da poco. Nonostante siano andati male in campionato, la solidità che questa squadra ha dimostrato nei momenti chiave, penso che verrà fuori anche in finale.
AP: In che modo, e dove, il Chelsea potrà mettere in difficoltà Ribery e compagni?
MDL: Bella domanda. Credo che potrebbe farlo cercando di giocare con grande velocità, saltando l'uomo e favorendo l'inserimento dei centrocampisti "da dietro". Il Bayern visto nelle ultime partite di Champions, però, penso che sia nettamente favorito.
AP: Sei sorpreso dai risultati ottenuti da Di Matteo?
MDL: Mi ha un pò sorpreso e piacevolmente stupito. Mi faceva un certo effetto, nella gestione precedente, vedere il Chelsea in difficoltà con tutti quei giocatori di qualità che si ritrova. Mi sembra che Di Matteo abbia portato buon senso e razionalità, sfruttando meglio il potenziale che fino a quel punto non si era ancora espresso al meglio.

AP: Di Matteo è uno dei tanti allenatori che stanno facendo fortuna all'estero. L'ultimo, in ordine cronologico, è Lippi che andrà ad insegnare calcio in Cina. Cosa ne pensi di questo "trend" e della scelta dell'ex ct azzurro?
MDL: Beh, la scelta di Lippi è una scelta economica, tra l'altro perfettamente comprensibile, viste le cifre di cui si è parlato: dieci milioni all'anno di ingaggio.

AP: La speranza è che anche un altro italiano, questa estate, possa vincere in Europa.
MDL: Speriamo. Devo dire che Prandelli ha lavorato, finora, decisamente bene. E forse partire non da favoriti potrebbe aiutarci. Le volte che siamo partiti con le bandiere al vento e le fanfare, siamo tornati a casa "scornati". Cesare ha fatto un lavoro ottimo e ha costruito un bel gruppo. Certo, ci ritroviamo un attacco dalle caratteristiche indefinite: ci manca l'attaccante classico, la prima punta tradizionale alla quale eravamo abituati. Speriamo nella voglia di rivalsa di Cassano e nella bravura del tecnico nel gestire il carattere di Balotelli. Se ci saranno queste condizioni, potremmo forse toglierci qualche soddisfazione.
AP: A proposito di allenatori: Zeman potrebbe tornare tra le big del nostro campionato. Cosa ne pensi?
MDL: Spero proprio che Zeman torni in Serie A, perchè è un tributo allo spettacolo ed è qualcosa in più che il nostro campionato deve potere avere. Deve esserci, perchè il suo modo di giocare, nonostante sia molto rischioso e a Pescara lo sanno bene visto che hanno segnato ma anche incassato molti gol, è davvero spettacolare. A Roma, quest'anno, in molti hanno ricordato il tecnico boemo, dopo aver visto Luis Enrique ed il suo modulo: simile nella poca considerazione per la fase difensiva ma diverso per quella offensiva, visto che a Roma non si è segnato come a Pescara. Sarebbe bello rivederlo in Serie A: immagino già le sfide "pepate" con la Juventus campione d'Italia. Sai che polemiche con i bianconeri!