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Maradona, Careca e due sberle al ‘vecchio’ Trap

Nella stagione 89/90 il Napoli, con i gol di Careca e Maradona, vinse la prima e per ora unica sfida scudetto con l’Inter. I nerazzurri negli ultimi vent’anni solo due volte sono passati al San Paolo, dove hanno perso quasi tutti i tecnici nerazzurri dell’ultimo decennio, compresi Mancini e Mourinho.
A cura di Alessio Morra
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La parola magica, Scudetto, nessuno la pronuncia. Sarri è scaramantico, anche se con un super Higuain (10 gol in campionato e sempre a segno in casa) è difficile non sognare. Mancini preferirebbe ancora viaggiare a fari spenti, ma con 30 punti conquistati in 13 partite (e una proiezione ipotetica di 88 punti) è assai difficile nascondersi. Nel Monday Night della 14esima giornata lunedì prossimo Napoli e Inter daranno vita alla prima vera sfida Scudetto di questo campionato. Partenopei e nerazzurri raramente si sono sfidate in modo diretto per il titolo. Nella stagione 88/89 l’Inter dei record conquistò il titolo davanti al Napoli, che arrivò con dodici punti di ritardo. Solo una volta al San Paolo quando è arrivata l’Inter si è respirata aria di Scudetto. Era il 22 ottobre del 1989. Il Trap schierò una squadra con cinque difensori e non aveva Aldo Serena, uno dei suoi bomber. Il primo tempo finì 0 a 0. Nella ripresa l’Inter si ripresentò in campo con in porta Astutillo Malgioglio, storico secondo portiere, al posto di Zenga, che qualche mese dopo al San Paolo chiuse suo malgrado le ‘Notti Magiche’. Nell’ultimo quarto d’ora segnarono Careca e Maradona. Il Napoli vincerà il titolo all’ultima giornata sul Milan, l’Inter chiuderà al terzo posto assieme alla Juventus.

Bergkamp, Ronaldo e Leonardo – Negli ultimi vent’anni solo due volte l’Inter ha fatto festa a Napoli. Nel 1995 le due squadre si giocarono la qualificazione alla Coppa Uefa. La partita terminò 3-1, Bergkamp realizzò il suo ultimo gol italiano. Nell’ottobre 1997 il peggior Napoli degli ultimi cinquant’anni venne sconfitto 2-0 dall’Inter di Simoni, tecnico partenopeo fino all’aprile precedente. Gli occhi quel giorno erano tutti su Ronaldo, che all’epoca sembrava il discendente diretto di Maradona. Ha festeggiato, senza vincere nei centoventi minuti, l’Inter a Napoli anche nel 2011. I nerazzurri superarono i quarti di Coppa Italia passando ai calci di rigori. Leonardo poi eliminò la Roma, in finale sconfisse il Palermo e vinse il trofeo, che è l’unico conquistato dall’Inter dopo il ‘triplete’.

Tardelli, Mancini, Mourinho, Ranieri, Stramaccioni e Mazzarri – Quasi tutti gli allenatori interisti di questa prima parte di secoli sono stati sconfitti dal Napoli. Il primo fu Tardelli, il match si giocò a Palermo. Sette anni dopo Reja fece scacco matto a Mancini. Poi cadde Mourinho, battuto da un gol di Zalayeta nell’unica serata di gloria napoletana di Donadoni. Il portoghese si lamentò molto prima e dopo quel match. Perché la notte che precedette quel match Napoli-Inter nell’albergo sul lungomare dove erano in ritiro Ibra e compagni ci fu parecchia confusione e tutti dormirono poco. Poi sono caduti pure Ranieri, Stramaccioni e Mazzarri. D’altronde Napoli non è stato mai un campo facile per i nerazzurri. Il ‘Mago’ Herrera perse nel 1966 contro la squadra guidata dal compianto Pesaola, segnarono anche Juliano e Altafini. Nel 2015 si Napoli e Inter si sfideranno per la terza volta al San Paolo. In Coppa Italia decise Higuain, mentre in campionato Mancini riuscì a rimontare due gol e ottenne un discreto pareggio.

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