Manolas, la Top 5 degli attaccanti più difficili da marcare
Cinque calciatori fortissimi e difficili da tenere a bada. Cinque campioni che tolgono il sonno ai difensori, anche quelli più arcigni e lesti nell'anticipo. Cinque assi che Kostas Manolas, centrale greco della Roma, raccoglie in una personale classifica top degli avversari che più gli hanno dato filo da torcere, a trattati (quasi) impossibili da marcare o da limitare considerate le loro qualità tecniche e le prodezze balistiche equivalenti a magie. Perno della difesa giallorossa (97 presenze finora), il difensore ellenico ha calato il ‘pokerissimo' di attaccanti che si è trovato ad affrontare.
1. Ibrahimovic "forza della natura"
Chi sono? Facile intuire l'identità, Manolas parte dal ‘colosso' Zlatan Ibrahimovic che – come racconta al sito ufficiale della società capitolina – definisce così: "L’ho incontrato nella Champions League 2013/2014 quando con l’Olympiakos sfidammo il Psg nella fase a gironi. E' una forza della natura, non ce la fai quasi a rimanere vicino a lui durante le fasi di gara perché ha una fisicità incredibile, oltre a grande tecnica e potenza".
2. La "ferocia" di Suarez
La punta del Barcellona è una dei 3 interpreti del ‘tridentazo', con Neymar e Messi forma un attacco micidiale. "L'ho incontrato in Champions contro il Barcellona, lui è uno che vuole la porta e che la vede. E’ feroce, ostico da tenere a bada e sotto porta è letale".
3. Benzema "forte fisicamente e molto tecnico"
Karim Benzema è un altro brutto cliente per qualsiasi difensore. "E' un attaccante completo – ha aggiunto Manolas -, è forte fisicamente e molto tecnico".
4. Il fenomeno Cristiano Ronaldo
Quando hai di fronte calciatori del calibro di CR7 e della Pulce puoi solo augurarti che non siano in giornata e soprattutto che la fortuna ti assista nel non commettere errori. Alla prima distrazione, vieni preso s'infilata. "Cristiano Ronaldo è un fenomeno – sottolinea il difensore greco -. Ha tutto: dribbling, senso del gol, forza fisica".
5. Messi "salta avversari come birilli"
E poi c'è Messi che pure è di un altro pianeta. "Non è un attaccante vero e proprio, quindi non ho avuto modo di marcarlo direttamente. Però con la sua velocità salta gli avversari come birilli e poi davanti alla porta sa fare la cosa giusta sempre, che tiri oppure passi la palla".