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Mancini rincara la dose: “Sarri imperdonabile. E De Laurentiis perché tace?”

Il tecnico dell’Inter torna a parlare dopo la bufera scoppiata al San Paolo per gli insulti omofobi di Sarri denunciati in tv: “Parole che hanno offeso tutte quelle persone che ogni giorno subiscono discriminazioni, vengono prese di mira per queste battute”
A cura di Maurizio De Santis
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Il battibecco tra Sarri e Mancini al San Paolo durante Napoli Inter di Coppa Italia
Il battibecco tra Sarri e Mancini al San Paolo durante Napoli Inter di Coppa Italia

La bufera mediatica che ha investito Sarri non si placa. Dopo la denuncia in tv per l'insulto omofobo ricevuto durante la gara di Coppa Italia, Mancini torna a parlare e rincara la dose nei confronti dell'allenatore che reputa imperdonabile per quelle parole. "Quelle frasi non hanno offeso me – ha ammesso il tecnico interista a Repubblica -, ma tutte quelle persone che ogni giorno subiscono discriminazioni, vengono prese di mira quotidianamente per queste battute". Nessuna possibilità che si attenuino i toni, la posizione di Mancini è netta, il destinatario dei suoi strali non è solo l'allenatore partenopeo ma anche gli ufficiali di gara che erano a bordo campo e, a suo dire, hanno ignorato quanto stava accadendo: "La cosa che mi faceva arrabbiare di più era che mentre Sarri mi diceva ‘frocio' e ‘finocchio' era vicinissimo all'assistente di linea e al quarto uomo. E loro cosa facevano? Niente".

Quanto alle scuse rivoltegli da Sarri, Mancini fornisce un'ulteriore chiave di lettura di tutto ciò che è successo nella pancia dello stadio, al termine della sfida: "Mi ha detto anche ‘e vabbe' scusa, t'ho chiesto scusa, ma che vuoi ancora?'. Ed è stato allora che ho risposto in malo modo dicendogli ma non hai capito che hai 60 anni e certe cose non le devi proprio dire?". Qualcuno presente in quei momenti concitati ha anche riferito una frase tutt'altro che tenera scagliata contro Sarri: "Tornatene ad allenare in C", avrebbe urlato l'allenatore nerazzurro.

Mancini insiste e alza il tiro, dopo aver ribadito tutto il proprio biasimo nei confronti del collega e avversario attacca anche i vertici della dirigenza, chiamando in causa il presidente De Laurentiis: "Questa vicenda ha fatto il giro del mondo – ha aggiunto – perché all'estero c'è una maggiore sensibilità su temi del genere. Come finirà? Finirà all'italiana, con un paio di giornate di squalifica e via. E mi chiedo, il Napoli e il suo presidente non hanno nulla da dire?".

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