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Mancini: “Rimpianto Yaya Touré. E volevo Balotelli”

Alla vigilia del derby col Milan il tecnico dell’Inter racconta il retroscena di alcune trattative di mercato condotte dai nerazzurri.
A cura di Maurizio De Santis
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Luci a San Siro per il primo derby della stagione. Inter contro Milan, ‘Mancio' contro Sinisa, amici-nemici per la leadership all'ombra della Madunina. Storie che s'incrociano: da un lato i nerazzurri che nelle prime due gare della stagione hanno beneficiato della freschezza e della buona vena realizzativa di Jovetic; dall'altro i rossoneri che stentano a carburare, complice qualche mugugno di troppo nei confronti dei metodi adottati dall'allenatore. Luci a San Siro, novanta minuti che – seppur in avvio di campionato – possono contribuire a indirizzare il cammino delle due squadre. Quello dell'Inter procede lungo un tratto pianeggiante, nell'attesa che la campagna acquisti sontuosa (9 volti nuovi) e il rendimento dei rinforzi lo metta in discesa.

Rimpianti? Mancini ne cita alcuni, facendo riferimento a calciatori che ha cercato, inseguito, trattato poi però non s'è arrivati al punto d'incontro. "Yaya Touré sarebbe anche venuto – ha ammesso a Gazzetta Tv -, poi ha cambiato idea. Avere un calciatore come lui in squadra sarebbe stato importantissimo, fa sempre la differenza. E' di una categoria superiore, ci avrebbe cambiato totalmente". Dal colosso del Manchester City dal pupillo del Palermo che ha scelto Torino e la Juventus. "Sì, Dybala era un obiettivo ma su di lui c'erano anche altre squadre". Imbula a parte, che pure ha sfiorato i pensieri del tecnico, il pezzo forte sarebbe stato il ritorno di Mario Balotelli. "Ci ho pensato – ha aggiunto Mancini – perché stavamo valutando un'alternativa a Icardi. Conosco Mario, gli voglio bene. So quali sono le sue qualità e cosa può dare. E' un grande calciatore e  deve tornare ad essere quello che era. Poi, però, è arrivato il Milan…".

Molto più di una semplice idea, c'era stato anche un contatto. "Con Mario ci siamo sentiti – ha aggiunto Mancini -. Mi piace immaginarlo come attaccante titolare della Nazionale ai prossimi Europei. Non mi pare che in Italia ci sia un centravanti migliore. I baci alla maglia rossonera? Li avrebbe dati a quella dell’Inter se fosse venuto da noi".

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