Mancini: “Melo, il cattivo che mancava. Scudetto? E’ presto”
E' l'Inter la regina del derby della Madonnina. Un gol di Guarin ha permesso alla formazione di Mancini di battere il Milan al termine di una sfida molto equilibrata. Un successo che permette ai nerazzurri di conquistare la vetta solitaria della Serie A a punteggio pieno. Brutte notizie per il Milan, che inanella la 2a sconfitta in 3 partite, nonostante la buona prova di Balotelli che nella ripresa si è reso pericolosissimo, dal momento del suo ingresso in campo. Stati d'animo ovviamente molto diversi per i due allenatori, che hanno vissuto una serata particolare alla luce della loro forte amicizia. Mancini non può che essere soddisfatto della prestazione dei suoi ai microfoni di Mediaset Premium: "Il problema non era pagare dopo il derby ma vincere. Un derby vinto alla terza giornata dove le squadre non sono al massimo della condizione è importante. Abbiamo fatto cose buone e altre meno buone. Sicuramente non siamo al top ed è normale così. Abbiamo giocatori fuori condizione e dobbiamo essere più alti e più aggressivi, come negli ultimi sei mesi della passata stagione".
In attesa del gioco dunque Mancini si gode i risultati, ed elogia i singoli, a partire dagli ultimi arrivati che si sono integrati bene: "Felipe Melo giocava nella sua posizione, sapevo quello che poteva dare alla squadra, lo conoscevo, sapevo che era un "cattivo" che ci avrebbe fatto comodo è un grande giocatore. Perisic giocava in un nuovo ruolo e anche lui l'abbiamo avuto due giorni fa, era difficile che potesse giocare una buona partita ma lui l'ha fatta. Medel? È stato bravo anche in difesa, può giocare in tutti i ruoli e troverà sempre spazio nella squadra, poi chiaro che non può giocare tutte le partite. Lui è un giocatore esperto e furbo, oggi è andato bene. Siamo andati in difficoltà solo tre volte quando il Milan ha attaccato la profondità e ci siamo mossi male". La sponda nerazzurra del capoluogo lombardo dunque festeggia e sogna il titolo, anche se Mancini frena gli entusiasmi, e pensa anche alla Juventus che si risolleverà: "Inter da scudetto? È lunga, dobbiamo lavorare moltissimo. La classifica? Non conta in questo momento, ci vorranno quindici partite affinché si assesti. La Juve tornerà protagonista perché è una grande squadra" . Una battuta anche sul suo ex pupillo Balotelli, che ha rischiato anche di dargli un dispiacere: "Quando è entrato ci ha messo in difficoltà. Se lo lasciamo tirare qualche difficoltà la crea".
Mihajlovic promuove Balotelli
Mihajlovic non è contento del risultato, ma soddisfatto invece della prestazione dei suoi ragazzi. Giocando così, si può andare lontano secondo il serbo: "Abbiamo giocato bene, al contrario delle prime due partite. Con personalità, siamo stati sempre una squadra corta propositiva. Soffrendo poco, o nulla. Ci è mancato solo gol, e siamo dispiaciuti perché penso che non meritassimo di perdere. Non posso dire nulla ai ragazzi, perché oltre al risultato ho ritrovato la mia squadra e sono contento perché giocando così possiamo far bene. Dovevamo avere più convinzione ed essere cattivi, purtroppo non siamo riusciti a far gol. I ragazzi hanno capito cosa voglio da loro e sono contento.". L'allenatore del Milan promuove Balotelli e boccia Bacca, in serata no: "La scelta di inserire Montolivo? Era più facile inserire De Jong, ma ho messo Montolivo che era più offensivo per provare a vincere. Balotelli? Non si può giudicare ma si sta comportando bene, e allenando bene. Deve continuare a lavorare così, ma la strada è lunga. Bacca? Ha fatto meno bene, e mettendo un terzo attaccante pensavo di essere sbilanciato in avanti. Non me la sono sentita. Non mi ha convinto, perché non ha tenuto la palla e non è stato il solito".