Mancini: “Il primato dell’Inter non durerà a lungo? Sono d’accordo”
La sua Inter vola, ma Roberto Mancini frena gli entusiasmi. Dopo il perentorio 4-0 rifilato al Frosinone che ha permesso ai nerazzurri di riprendersi il primato in Serie A, il mister jesino è intervenuto ai microfoni di Sky, dimostrando di voler volare basso. L'obiettivo dei nerazzurri resta la Champions e Mancini lo dice chiaramente alla sua maniera: "In questo momento stiamo andando bene, ma non è questione di schemi. La squadra vuole vincere e stiamo giocando bene in attacco e in difesa. Le altre squadre hanno rispetto di noi, come noi l’abbiamo di loro. Essendo più in alto in classifica le formazioni ci temono, ma tutte le partite sono difficili. Ci sono squadre più attrezzate di noi per vincere lo scudetto, siamo ancora alla 13a giornata è presto per i giudizi. Il primato dell’Inter non potrà durare a lungo? Sono d’accordo: faccio parte degli scettici perché penso che il campionato sia lungo e ci siano squadre più attrezzate, poi se i ragazzi sono bravi e meriteranno di vincere dovremmo fargli un applauso. Dobbiamo lottare per il nostro obiettivo che resta la Champions League".
Contro la matricola laziale, Mancini ha schierato una formazione a trazione interiore con Icardi, Jovetic, Liaijc e Biabiany. L'allenatore ha avuto risposte confortanti: "Icardi e gli altri attaccanti possono migliorare. Se non giocano bene rischiano di perdere il posto, ma credo abbian fatto buone cose. Oggi non era facile perché c’erano meno centrocampisti. Sicuramente Ljajic, Jovetic e Icardi possono giocare insieme".
In conclusione una battuta sul mercato, con una chiusura evidente all'acquisto di Pirlo: "Giocatori davanti alla difesa? Pirlo, Sensi ecc.. Noi non cerchiamo centrocampisti perché sono bravi. Magari loro non hanno le qualità di Pirlo, ma ne hanno altre. Non ho nemmeno il numero di cellulare di Pirlo: non l’ho chiamato. Obiettivi di mercato in avanti? Bisogna vedere cosa capita, se ci saranno occasioni importanti senza prendere qualcuno tanto per. Solo giocatori capaci di fare la differenza".
