Manchester United-Manchester City scontro al vertice in Premier League
Quando Roberto Mancini arrivò sulla panchina del Manchester City, fine dicembre 2009, trovò una squadra piazzata al quinto posto in classifica, piena di campioni ed in semifinale di Carling Cup. Un sorteggio beffardo aveva messo contro, in Coppa di Lega, Manchester United e City. Mancini che vinse i primi due match di campionato, passò il turno in FA Cup, eliminò il Middlesbrough ed acquistò (praticamente) a fine partita Adam Johnson, ora perno dei ‘citizens’ e della Nazionale, vinse la gara di andata, in casa, per 2-1.
La gara di ritorno fu tesissima. Nella ripresa il match si sblocca. Segnano Scholes, Tevez e Carrick. Al 90’ tutti pensano ai tempi supplementari. Chi guarda più avanti immagina il derby deciso dagli undici metri. Invece va in gol Wayne Rooney. Lo United è in finale. In quel momento i tifosi dei Red Devils aggiornano uno striscione che a inizio partita recitava: ‘da 33 anni non vincete.’ La nuova versione è: ‘da 34 anni non vincete.’
Con l'allenatore italiano la scorsa stagione è stata spezzata la serie negativa. Dopo trentacinque anni il Manchester City ha conquistato un trofeo: la FA Cup. Oggi l’ex allenatore di Inter e Lazio guarda tutti dall’alto in Premier League. Mancini amatissimo dai suoi tifosi, che lo hanno ribattezzato ‘Mancity’, e temuto da tutti i suoi avversari, è stato bravo a far dimenticare ai suoi la dolorosa sconfitta in Charity Shield. In quella che è la Supercoppa inglese, due papere di De Gea spianarono la strada agli azzurri, poi rimontati e travolti nella ripresa.
Domenica ad Old Trafford, si gioca alle 14.30, sarà tutto molto diverso. Le due squadre di Manchester stanno dominando il campionato e sono entrambe imbattute. Ma i ragazzi del Mancio sembrano arrivare molto meglio al super scontro. Negli ultimi due match lo United ha pareggiato a Liverpool ed ha sofferto in casa con il Norwich. Il City, invece, ha vinto in goleada a Blackburn e con l’Aston Villa.
Dubbi per entrambi i tecnici. L’unica certezza riguarda lo schieramento. Sia l’italiano che Sir Alex dovrebbero partire con una sola punta. Nelle grandi occasioni Ferguson si affida sempre a Giggs e Park. Nani e, soprattutto, ‘Chicarito’ Hernandez sono in grande forma. Mancini dovrebbe optare per un ‘finto’ 4-3-3. Dzeko sarà l’unica punta. Alle sue spalle Nasri e Silva. Balotelli è il jolly da giocarsi nella ripresa. In agguato c’è il Chelsea, che tifa per il pareggio. I blues sfideranno il Qpr, in uno dei tanti derby di Londra, sono ad appena tre punti dal Manchester City.