Manchester City, come corre Milner: contro lo Stoke City, percorsi più di 13 chilometri
In casa "Citizens" il nome del giorno è quello di James Milner. Il ventinovenne centrocampista, polmone della squadra di Manuel Pellegrini, sta continuando a fare la differenza nella "mediana" del tecnico cileno. Con quattro gol nelle ultime sei partite e il continuo movimento in mezzo al campo, l'ex Aston Villa è risultato determinante nelle ultime uscite degli "Sky Blues". Contro lo Stoke City, il classe '86 ha messo a segno il gol del sorpasso, dopo le reti di Crouch e di Aguero, dando il via alla larga vittoria della sua squadra, ancora salda in seconda posizione in classifica davanti ai cugini dello United e a meno sette dalla capolista Chelsea. I novanta minuti giocati al "Britannia Stadium", rimarranno tra i ricordi più belli di Milner anche per il record raggiunto dal numero sette di Pellegrini. Secondo la statistica fornita da "EA Sports Player Performance", il centrocampista avrebbe percorso un totale di 13,56 chilometri battendo il precedente primato di George Boyd che, con la maglia del Burnley, aveva raggiunt0 13,55 chilometri nel match contro il Newcastle.
Arsenal e Liverpool alla finestra – L'exploit del giocatore cresciuto nelle giovanili del Leeds, che ha un contratto in scadenza nel prossimo giugno, ha messo in allerta diversi club inglesi. Oltre ai tecnici di Tottenham ed Everton, i più interessati al futuro di James Milner, sarebbero Bredan Rodgers e Arsene Wenger che, tramite i loro dirigenti, avrebbero fatto pervenire alle orecchie del giocatore il loro desiderio di portarlo via da Manchester. Come riportato dal Daily Express, il Liverpool starebbe pensando a lui per sostituire a fine stagione Steven Gerrard. A Londra, invece, l'obiettivo è quello di trovare un giocatore adatto a dare una mano a Mikel Arteta e Mathieu Flamini. Obiettivo per il quale i "Gunners" sarebbero disposti a mettere sul piatto la bellezza di 10 milioni di sterline. Le probabilità che lasci il Manchester City non sono però così alte, anche se la volontà del giocatore è quella di giocare di più e, soprattutto, in una posizione a lui più congeniale.
