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Maglie, sponsor e milioni: in A domina la Juve ma il raffronto con l’Europa è deprimente

Il Barcellona ha chiuso l’accordo con Beko: 57 milioni per aggiungere il proprio brand sulla parte posteriore delle divise d’allenamento. Qual è la situazione nel nostro Paese e che differenza c’è dal resto d’Europa? Abissale, anche per la stessa Juventus. La sorpresa in Serie A è il Sassuolo, mentre Benevento e Spal sono le più povere. La Lazio, in corsa per la Champions, incassa meno del Torino.
A cura di Maurizio De Santis
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L'accordo di sponsorizzazione che il Barcellona ha chiuso con l'azienda turca Beko (57 milioni di euro per comparire con il marchio anche sul retro delle maglie di allenamento che si aggiunge a Nike e Rakuten) ha acceso i riflettori su una delle voci che a bilancio contribuisce a portare soldi preziosi nelle casse dei club. Fondi necessari per sostenere la gestione economica di società – in particolare quella catalana – che devono far collimare introiti e monte stipendi dei calciatori (restando entro i limiti previsti dal Fairplay finanziario della Uefa) con il tasso di competitività in patria e in Europa.

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Qual è il rapporto del nostro Paese con altre nazioni del panorama continentale? Il dato generale traccia in maniera molto marcata i contorni del divario che ancora c'è tra la Serie A – che incassa 420 milioni di euro dalle sponsorship – e le altre leghe: la Premier League può vantare 1.5 miliardi di euro, seguita dalla Bundesliga (1 miliardo tra ricavi pubblicitari e merchandising) e dalla Liga (700 milioni). Volete un esempio? Basta dare un'occhiata – blaugrana a parte – a una parte delle somme che ogni anno alcuni colossi internazionali versano per accostare il proprio brand a quello dei top club: 55.8 milioni è la somma che la Chevrolet paga al Manchester United per comparire sulle maglie; il Chelsea beneficia dei 53 milioni di Yokohama; l'Arsenal 35 dallo stesso main sponsor del Milan, Fly Emirates.

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Com'è la situazione in Italia. A dominare la scena è la Juventus, di pari passo ai successi sportivi che l'hanno consacrata al vertice del calcio italiano: i due sponsor principali sono Adidas (23.0 milioni) e Jeep (17.0 milioni). Lo sponsor secondario è la Cygames (3.0 milioni) che appare sulla parte posteriore della casacca. Il totale è di 43 milioni. Alle spalle della ‘vecchia signora' c'è il Milan con Adidas (19.6 milioni) e Fly Emirates (15.0 milioni) per un totale di 34.6. Sul podio c'è l'altra squadra milanese, l'Inter: 17.7 milioni dalla Nike e 12.4 dalla Pirelli (compreso Driver che compare sulla parte posteriore della maglia) per un totale di 30.1 milioni.

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Sassuolo davanti al Napoli. Ai piedi del podio c'è il Sassuolo (18.0 milioni dalla Mapei e 2.0 milioni dalla Kappa – 20 milioni) che precede il Napoli di De Laurentiis, solo quinto in virtù dei 17.5 milioni che arrivano da Kappa (8.5), Lete (6.5) e dagli sponsor secondari Kimbo e Garofalo (2.5).

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Il divario con il resto della Serie A. Benevento e Spal incassano solo 1.5 dagli sponsor di maglia e sono tra le formazioni di A che percepiscono di meno in assoluto. Un gradino più sopra troviamo Verona, Cagliari e Crotone (2 milioni). Asticella un po' più alta per Genoa (2.1), Bologna (2.5) e Udinese (2.7). Sampdoria e Roma, prive di main sponsor, devono accontentarsi rispettivamente di 3 e 5 milioni. La Lazio che lotta per la Champions può contare su 6.5 milioni, cifra inferiore al Torino (7.3) e di poco superiore all'Atalanta (6). Completano il quadro il Chievo Verona invece ne incassa 3.5e la Fiorentina (5.5).

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