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Barcellona, 57 milioni dallo sponsor per la maglia d’allenamento

I blaugrana chiudono un importante accordo commerciale con la Beko, adesso la compagnia turca è il terzo partner economico del club dopo la Nike e Rakuten. L’obiettivo è trovare uno sponsor che dia il nome al Camp Nou e porti nelle casse abbastanza capitali da garantire il giusto equilibrio tra incassi e monte stipendi.
A cura di Maurizio De Santis
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Quanto costa sponsorizzare la maglia d'allenamento del Barcellona? Una montagna di soldi: 57 milioni di euro, a voler essere precisi, con un assegno da 19 milioni a stagione. Secondo quanto rivelato da ‘Mundo Deportivo' – giornale da sempre molto vicino alle vicende dei catalani – è questa la somma che i blaugrana incasseranno dalla Beko, l'azienda che produce elettrodomestici e ha già il proprio brand in evidenza sulla casacca degli spagnoli (sulla manica di quella da gioco, sul retro per quanto riguarda le divise che i calciatori indossano in settimana). La compagnia turca diventerà così il terzo partner economico del club dopo la Nike e Rakuten.

Colpo grosso. Ossigeno puro per le casse della società che, oltre al rinnovo di Messi, ha fatto fronte alle spese di mercato che hanno portato prima Dembélé poi Coutinho alla corte di Valverde e nella prossima estate potrebbero finanziare (anche) il colpo Griezmann dall'Atletico Madrid (clausola rescissoria da 100 milioni di euro oltre ai soldi necessari per l'ingaggio del francese). Dal colpo in squadra al colpo per la squadra/società, nel mirino del Barça c'è ancora una fonte d'investimento per attrarre risorse: la ricerca di uno sponsor che dia il nome al Camp Nou.

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"Follow the money". Segui i soldi, è la strada che conduce il Barcellona verso un obiettivo fondamentale per restare sempre tra i top club, le super potenze a livello internazionale: lo scopo è raggiungere quota 900 milioni di euro di fatturato a stagione. E non è solo un mezzo per far valere il proprio potere di contrattazione al tavolo della concorrenza ma è anzitutto una necessità alla luce degli oneri sulle finanze scaturiti dal rinnovo milionario (104 lordi all'anno) di Lionel Messi. Senza l'equilibrio dei conti tra monte stipendi e incassi – come previsto dalle norme della Uefa in materia di fairplay finanziario – il rischio di dover ridimensionare investimenti e apportare tagli alla rosa diventa ‘possibile' anche per una grande società come quella catalana.

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