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Maccarone, una ‘bionda’ è per sempre: il gol che non invecchia

A Empoli, il 36enne Maccarone ha trovato una seconda giovinezza e una leadership incontrastata. Contro il Bologna seconda doppietta di fila.
A cura di Mirko Cafaro
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Massimo Maccarone è il gol che non invecchia. È lo spirito di un ragazzino affamato di gol nel corpo di un uomo di 36 anni che ha attraversato il calcio italiano in lungo e in largo (giovanili del Milan, Prato, Varese, Parma, Siena, Palermo e Sampdoria), con una puntatina importante anche Oltremanica (al Middlesbrough), ma che a Empoli ha trovato affermazione prima (tra il 2000 e il 2002 68 presenze e 26 gol) e una seconda giovinezza poi. Un ambiente accogliente e stimolante al punto che il bomber originario di Galliate (Varese), di recente, ha affermato di voler giocare fino a 40 anni e anche oltre. E a giudicare dai risultati, se lo augurano anche tifosi e fantallenatori.

Ieri, contro il Bologna, ha messo a segno un'altra doppietta, la seconda di fila dopo quella al Carpi, che ha portato a sette la quota di gol stagionali senza l'ausilio di rigori, ma con scalpi eccellenti nella sua collezione, tra cui la Juventus. E così, a girone di andata non ancora concluso, Big Mac è prossimo a eguagliare il bottino di 10 (e sei assist) messo insieme lo scorso anno, nella stagione del ritorno in A (dopo i 40 messi insieme nelle due stagioni e mezzo di B precedenti). Al momento il suo score è di 7 reti, 2 passaggi vincenti, 6.34 di media e 7.72 di fantamedia (in miglioramento rispetto al 6.16 e 7.16 del 2014/2015).

Uno score nel quale un ruolo importante sta giocando il sistema di gioco empolese, nel quale l'attaccante si pone quale ideale finalizzatore. Sufficiente osservare i due gol di ieri: prima la "scucchiaiata" per vie centrali di Zielinski a pescarlo efficacemente sulla linea del fuorigioco e pallone solo da spingere alle spalle di Mirante, dopo un ottimo controllo; poi il cross perfetto di Pucciarelli dal fondo da incornare. Una prestazione che gli è valso l'8 della Gazzetta dello Sport e il 7.5 del Corriere dello Sport, oltre all'ovazione dei tifosi anche per la sua curiosa esultanza dopo il secondo gol, nella quale ha raggiunto alcuni amici in tribuna accettando un sorso di birra come premio.

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