Lulic, le offese a Rudiger non sono razziste per la Procura: niente maxi-squalifica

Lo spettro di una squalifica record, con ben 10 turni di stop, per Senad Lulic si allontana. La Procura federale della Figc, potrebbe infatti “graziare” l’esterno della Lazio con un provvedimento inferiore a quello legato ad un’eventuale azioni discriminatorie nei confronti di una persona di etnia, razza o religione diversa. Il calciatore nell’immediato post partita del derby si è reso protagonista di un’uscita assai infelice nei confronti dell’avversario tedesco: “Rudiger? Parlava già prima della partita. 2 anni fa vendeva calzini e cinture a Stoccarda. Ora fa il fenomeno”. Il procuratore Giuseppe Pecoraro ha deciso di aprire immediatamente un fascicolo, con tanto di acquisizione delle riprese video di Mediaset in cui Lulic rilascia le famigerate dichiarazioni.

Per l’organo della Figc, come evidenziato da Repubblica, quelle del bosniaco non sarebbero affermazioni razziste che potrebbero comportate una maxi squalifica di 10 turni, commutabile in 5 giornate in caso di patteggiamento e servizi sociali in ambito sportivo. Senza questa aggravante dunque Lulic potrebbe essere punito in base al solo articolo 1 del codice di giustizia sportiva, relativo al comportamento scorretto con la violazione dei principi di lealtà.

Una situazione che potrebbe comportargli comunque una squalifica ma al massimo di 3 giornate e alimentare polemiche tra coloro i quali avrebbero voluto una sanzione più dura per il calciatore che si è comunque scusato (come il suo club) per l'accaduto. Un provvedimento nettamente inferiore rispetto alle 10 temute inizialmente dalla Lazio. Nei prossimi giorni la Procura analizzerà tutti i dati a propria disposizione prima di sentenziare la pena per Lulic che resta dunque a disposizione di Inzaghi fino all’emissione del verdetto.