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Lulic, dopo le offese ecco le scuse: “Mi dispiace, è stata un’espressione infelice”

Criticato in maniera unanime da tutto il mondo del calcio, il giocatore di Inzaghi ha scelto Instagram per spiegare le sue parole e per scusarsi con Rudiger: “Provengo da un paese che conosce le tragedie causate dai pregiudizi etnici. Mi dispiace, mi sono fatto prendere dalla tensione”.
A cura di Alberto Pucci
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A distanza di quasi 24 ore, e invocate da più parti, sono arrivate le scuse di Senad Lulic. Il centrocampista bosniaco della Lazio, che nel post gara con la Roma aveva pesantemente insultato Antonio Rudiger, ha utilizzato il suo profilo Instagram per tendere una mano al difensore giallorosso e mettere una pietra sopra (ammesso che si possa mettere) sull'inqualificabile dichiarazione rilasciata ai microfoni dei due principali network televisivi italiani. "A mente fredda mi rendo conto di aver risposto ad una provocazione con un'altra provocazione – ha scritto il giocatore laziale – Provengo da un paese che conosce le tragedie causate dai pregiudizi etnici. Per questo mi dispiace di essermi fatto prendere dalla tensione del dopo derby e di essermi espresso in maniera infelice". Messaggio di scuse che, probabilmente, non condizionerà il Giudice Sportivo: pronto a stangare il bosniaco con dieci giornate di squalifica.

Il commento di Malagò e del Papu Gomez

In attesa di capire se Rudiger accetterà le scuse del collega, anche il presidente del Coni ha voluto dire la sua sulla frase razzista di Lulic: "Sono parole inaccettabili e da biasimare, ma non credo ci sia bisogno del mio giudizio – ha spiegato Malagò – Mi sembra che sia stato unanime e anche la società Lazio ha subito esternato una presa di posizione molto chiara".  Tra i tanti calciatori che hanno voluto mandare un messaggio critico al giocatore biancoceleste, anche l'attaccante dell'Atalanta Papu Gomez. Attraverso il suo profilo Instagram, l'argentino ha invitato Lulic a riflettere sul suo comportamento: "A me da piccolo mi hanno insegnato che quello che accadde in campo rimane in campo – ha scritto l'attaccante di Gasperini – Non si piange davanti a un microfono. Se il signor Rudiger vendeva calzini voglio complimentarmi con lui, è un lavoro molto degno".

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