Luis Figo: “Sono stato umiliato da Roberto Mancini”
Luis Figo è stato un giocatore straordinario, elegante, bello da vedere, con una bacheca molto ricca, ha vestito le maglie di Real Madrid e Barcellona, in Italia se lo ricordano bene soprattutto i tifosi dell'Inter, con cui ha giocato tra il 2005 e il 2009. Della società nerazzurra è rimasto tifoso, ma i ricordi non sono tutti splendidi. Perché, in un'intervista rilasciata a ‘DAZN', il Pallone d'Oro 2000, ha detto che quasi nessuno nella sua carriera lo ha trattato peggio di Roberto Mancini:
Lui è stata una delle persone che più mi ha umiliato in tutta la carriera. Non porto rancore, gli auguro il meglio, occupa una posizione importante e spero che la Nazionale possa trovare la giusta direzione.

Parole meravigliose per il suo presidente Massimo Moratti. Figo lo ha apprezzato ha avuto modo di apprezzarlo anche nella vita extra calcio, lo definisce un padre e per questo lo chiama anche papà:
Venivo da un momento difficile al Real Madrid, all'Inter ho trovato una famiglia, la mia fu una scelta coraggiosa, loro non vincevano da tempo, mi sono convinto dopo una riunione con Massimo Moratti che per me è come un padre. Per affetto lo chiamo papà, è stata una persona importante per me, non solo a livello sportivo, ma anche personale.
Figo ha parlato anche di due simboli della sua Inter: Javier Zanetti e Zlatan Ibrahimovic, due suoi grandi amici che hanno caratteristiche differenti anche nella vita. Per entrambi ci sono belle parole da parte di Figo:
Zanetti e Ibrahimovic sono due amici. Mi spiace che Zlatan non abbia vinto la Champions né premi individuali. Lui è un campione, anche se ha un carattere difficile. Il suo ego è più grande della Torre Eiffel. Ma è un ragazzo di cuore, è un vincente. Javier è un amico, un grande capitano, un professionista esemplare, è stato bello giocare con lui.
