Luis Enrique assolve Nainggolan: “Non ho visto cattiveria su Rafihna”
La sostituzione, il brutto fallo di Nainggolan, Rafinha in lacrime col ginocchio lesionato (rottura del legamento crociato), le scuse del romanista e la rabbia (incontrollata) del popolo della Rete. La sequenza videoclip della notte di Champions tra giallorossi e Barcellona annovera anche le forti polemiche scoppiate per il tackle ‘a forbice' del centrocampista belga che ha mandato ko l'avversario. Quattro minuti, tanto è durata la partita del calciatore, portato via in barella e costretto a sottoporsi a un'operazione delicata: stagione finita, se ne riparlerà alla prossima. L'ex Cagliari, finito nel mirino della critica (in molti hanno ricordato l'entrata scomposta su Mattiello, fratturatosi tibia e perone), ha trovato come difensore il tecnico dei catalani, Luis Enrique. "Non mi è sembrata ci fosse cattiveria da parte sua", ha ammesso in conferenza stampa suscitando le forti perplessità dei media iberici che avevano sottolineato l'eccessiva durezza di Nainggolan.
C'è stato perfino chi, come il Mundo Deportivo (giornale sportivo molto vicino alle vicende blaugrana), è arrivato perfino a proporre una squalifica d'ufficio per quei calciatori che, a causa della loro condotta violenta, provocano gravi infortuni agli avversari. Alla vigilia del match della Liga contro il Levante, l'ex allenatore della Roma – da un paio di stagioni al timone dei campioni d'Europa – ha voluto abbassare i toni. "Anzitutto, credo sia giusto verificare se ci fosse volontarietà da parte del giocatore. Nel caso del fallo subito da Rafinha e commesso da Nainggolan non ho visto cattiveria. Mi è sembrato, piuttosto, un intervento goffo e poco fortunato".
Dall'intervento killer di Nainggolan alla topica di ter Stegen, ritenuto dalla critica non esente da colpe in occasione dell'incredibile gol del pareggio segnato da Florenzi. "ter Stegen deve considerare solo le critiche del suo allenatore, sono l'unica cosa che dovrebbero preoccuparlo. Siccome non ne ha motivo, continui pure a lavorare con tranquillità".
