Liverpool, Sakho sotto inchiesta per doping: sospeso dalla Uefa per 30 giorni
L'ombra del sospetto è la cosa peggiore che possa accadere al momento al francese del Liverpool, Mamadou Sakho (terza stagione con la maglia degli inglesi), che la Uefa ha deciso di sospendere per 30 giorni almeno fino a quando non verrà fatta luce sulla vicenda. L'ex difensore del Paris Saint-Germain risulta formalmente indagato per possibile violazione delle norme anti doping (sarebbe risultato positivo a una sostanza proibita) ma nei suoi confronti non è stato emesso ancora alcun provvedimento di squalifica. Il club di Anfield, però, aveva già deciso di sospendere il giocatore in attesa di ulteriori riscontri. A dare notizia dell'episodio erano stati gli stessi Reds che avevano pubblicato un comunicato sul sito ufficiale e sui canali social. L'episodio che rischia di mettere nei guai lo stesso Liverpool oltre il calciatore fa riferimento ai test effettuati dopo la gara Manchester United-Liverpool dello scorso 17 marzo, match valido per il ritorno degli ottavi di Europa League finito 1-1 (2-0 all'andata).
Una comunicazione formale ricevuta dalla Uefa – si legge nella nota – ci informa che sono in corso indagini su una possibile violazione delle norme anti doping da parte di Mamadou Sakho. Il giocatore risponderà all'Uefa delle eventuali obiezioni che saranno mosse sei suoi confronti. Il calciatore non è attualmente oggetto di eventuali provvedimenti disciplinari né squalifica da parte della Federazione. Tuttavia, il club, d'accordo con il giocatore, ha deciso che fino a quando non sarà fatta chiarezza Sakho non sarà disponibile né convocabile per le prossime partite.
Klopp ha escluso il francese dalla lista dei convocati per la partita contro il Newcastle. Cosa accadrà adesso? Sakho aveva tempo tempo fino a martedì prossimo sia per effettuare un nuovo test (cosa che ha rifiutato) sia per fornire all'Uefa la propria versione dei fatti. Dalla Francia, secondo le ultime notizie diffuse da Rmc, emerge che alla base dell'indagine fatta scattare dalla Uefa ci sarebbe l'assunzione di una sorta bruciatore di grassi contenente la sostanza proibita di cui il difensore del Liverpool e della nazionale francese non era a conoscenza.
