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Liverpool, Klopp in ansia per Salah: l’egiziano non vuole interrompere il Ramadan

L’attaccante dei Reds ha deciso di continuare nel suo digiuno, fino a pochi minuti prima dell’inizio della finale di Champions League contro il Real Madrid. La stessa scelta pare averla fatta anche Sadio Mané: altro attaccante indispensabile per la formazione inglese. Di fronte alle volontà dei suoi giocatori, Jurgen Klopp non ha potuto ovviamente far nulla.
A cura di Alberto Pucci
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A poco più di 48 ore dalla finale di Kiev, un dubbio tormenta i tifosi del Liverpool. In che condizioni saranno Mohamed Salah e Sadio Mané? Se lo sono chiesti in molti, così come se lo sarà domandato anche lo stesso Jurgen Klopp: preoccupato per la scelta dei suoi due attaccanti. Come riportato dai quotidiani "Liverpool Echo" e "Al Masry al Youm", i due giocatori del Liverpool avrebbero deciso di non sospendere il Ramadan e di continuare a digiunare fino a pochi minuti prima dell'inizio della partita contro il Real Madrid.

Della scelta di Salah e Mané, dettata ovviamente da motivi religiosi, ne erano tutti a conoscenza. Nessuno, però, immaginava che i due calciatori dei Reds rifiutassero di usufruire dell'esenzione concessa agli sportivi di alto livello in caso di appuntamenti importanti come quello della finale di Champions League.

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Il precedente del Chelsea

L'ex romanista e il compagno senegalese, acclamati dai tifosi del Liverpool prima della partenza per l'Ucraina dall'aeroporto "John Lennon", rimarranno dunque a digiuno fino a mezz'ora prima della partita, quando il sole a Kiev comincerà a tramontare. Salah continuerà il Ramadan fino al 14 giugno, giorno che precederà l'esordio mondiale dell'Egitto contro l'Uruguay di Cavani.

I dubbi sulla sua tenuta fisica, in occasione della sfida contro Cristiano Ronaldo, stanno tenendo in apprensione lo staff della formazione inglese. Per l'ex giallorosso c'è tra l'altro un precedente poco confortante, che riguarda il periodo del Ramadan ai tempi del Chelsea, nel 2014, dove ebbe problemi di ambientamento proprio per questo motivo. Il giocatore può infatti costretto a sopportare due allenamenti giornalieri al caldo, senza possibilità di bere fino alle 21:30.

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