L’Inter prova il colpo alla CR7: ecco come giocherebbe con Luka Modric
Il mercato dell’Inter, finora importante, sta vivendo in questo momento una situazione un po’ particolare, di più: incerta. Eh già perché quel cileno tutto corsa e grinta che corrisponde al nome di Arturo Vidal, e che fino a qualche ora fa sembrava ad un passo dal vestire il nerazzurro, all’improvviso, anche per alcuni tentennamenti della formazione lombarda, sta per accasarsi al Camp Nou col Barcellona lasciando così l’amaro in bocca ai supporters meneghini.
Un fulmine a ciel sereno ma non tanto per gli addetti ai lavori che, si dice, avevano ipotizzato, per l’Inter, una lista ben precisa di nomi, di preferiti, di talenti privilegiati con Modric in testa e, proprio Vidal, al secondo posto. E così, le ultime voci, le ultime indiscrezioni provenienti dalla Spagna, autorizzano i tifosi a sognare in grande, a sognare il colpo alla CR7 con l’asso croato pronto a sposare la causa interista, a ridursi l’ingaggio – sia pure spalmato in più anni – e diventare il nuovo leader, con Nainggolan, della compagine di mister Spalletti. Un club, col #10 del Madrid in campo, autentica macchina schiacciasassi e, pure, rivale più accreditato della Juventus di Allegri e dell'ex compagno di squadra Cristiano Ronaldo. Un club fortissimo che potrebbe giocare, fra poche settimane con questi sistemi di gioco.
Ritorno alle origini: trequartista nel 4-2-3-1
Come già scritto negli ultimi giorni, mister Spalletti, dando piena continuità al progetto tecnico dello scorso anno e pure volendo valorizzare al meglio le caratteristiche delle risorse a disposizione, intende proseguire sul solco del 4-2-3-1, modulo di gioco, peraltro, utilizzato dal primo minuto in quasi tutte le gare, eccetto una, della passata stagione. Una scelta ben definita e che vedrebbe Luka Modric nei panni della ciliegina sulla torta di una squadra, quella appena rifinita dal mercato, almeno nomi alla mano, importantissima. E così, in questo scacchiere tattico, libero da assilli difensivi, da equilibri e coperture di sorta, ritornando all’antico, alle origini della sua eccezionale carriera, il croato potrebbe sistemarsi dietro la punta Icardi illuminando il cammino della manovra offensiva dei suoi e divenendo quel #10 dal tocco sublime, dalla impressionante visione di gioco che, un po’ come Sneijder ai tempi del triplete, simile soprattutto per elementi morfologici, potrebbe creare superiorità numerica ed imprevedibilità in un reparto sulla cui sinistra ci sarebbe già il connazionale Perisic.
Un’aggiunta, specie in quella specifica zona del campo, straordinaria con Modric bravo a leggere i tempi della giocata a saper quando provare l’ultimo passaggio e a conoscere il modo per scardinare le chiusissime difese italiane senza per questo dover esser costretto, come al Real, a faticosi ripiegamenti difensivi, letali per la sua lucidità in costruzione.
Mezzala nel 4-3-3 come a Madrid
Già il Real col quale ha vinto tutto e dal quale potrebbe ereditare il ruolo in campo e traslarlo a Milano in quel di San Siro: il ruolo di mezzala, indifferentemente destra o sinistra. Ipotizzando, cosa come detto non proprio scontata, un 4-3-3 per mister Spalletti, la posizione ideale per le caratteristiche del ragazzo sarebbe appunto quella di centro-sinistra, in una mediana con un regista al centro, Gagliardini o Vecino, ed uno come Nainggolan, forza e qualità, a fare legna in mezzo al campo. Una soluzione, come detto, importante e che potrebbe garantirgli maggiore libertà in fase di attiva, in fase di possesso con pochi compiti difensivi e tante responsabilità per dare il là al già fortissimo pacchetto avanzato dell'Inter.
4-4-2 a rombo come vertice alto
Infine, sempre restando nel solco della mera tattica, il talento ex Tottenham accreditato all'approdo all'Inter potrebbe essere impiegato in un centrocampo a quattro in linea con esterni offensivi bravi sia nell’offendere l'avversario, in un mobile 4-2-4, che a difendere in interdizione, di fianco a Nainggolan, per una linea mediana tutta geometrie, atletismo, forza e dinamismo ma anche in un 4-4-2 a rombo col croato vertice alto, ed il belga vertice basso, in appoggio al tandem d'attacco Icardi-Martinez. Insomma, dovesse arrivare a Milano, Spalletti avrebbe ogni genere di soluzione in faretra per poterlo impiegare in una squadra che, appunto, penderebbe letteralmente dall'estro, dalla forza, dall'esperienza e dalla classe del nativo di Zara.